Investing.com – La Cina annuncia di aver raggiunto un accordo sui dazi con gli Stati Uniti e Trump ha confermato.
"Abbiamo concordato un accordo di fase uno molto ampio con la Cina. Hanno accettato molti cambiamenti strutturali e acquisti massicci di prodotti agricoli, energia e beni di produzione, e molto altro ancora. I dazi del 25% rimarranno così come sono, con il 7 1/2% messo su gran parte del resto. Le tariffe penali fissate per il 15 dicembre non sarnno addebitate a causa del fatto che abbiamo fatto l'accordo. Inizieremo immediatamente i negoziati sulla seconda fase dell'accordo, invece di aspettare fino a dopo le elezioni del 2020. Si tratta di un accordo straordinario per tutti. Grazie!".
L'annuncio era stato fatto Global Times, considerato il periodico ufficiale cinese. Secondo questo media, il testo di accordo comprende nove capitoli, il trasferimento tecnologico, alimentazione e agricoltura, servizi finanziari, tasso di cambio e trasparenza, espansione del commercio, valutazione bilaterale, risoluzione delle controversie e accordo finale.
Restano i dubbi
Secondo José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets, "i cinesi hanno affermato che le tariffe americane saranno rimosse a scaglioni,ma non hanno chiarito il volume degli acquisti che assumono, tanto meno le tariffe che vengono rimosse. Deduciamo solo che le tariffe di dicembre vengono rimosse".
"Dopo aver letto Trump", prosegue l'esperto, "non vediamo ancora dettagli chiari. Quanto compra la Cina? Esattamente come scendono le tariffe?". La "CNBC dice che la Cina si impegna a comprare 200 miliardi di dollari di cui 40 miliardi di dollari di prodotti agricoli", ma "davvero gli Stati Uniti spiegano un accordo commerciale con due tweet di Trump?", si chiede Cárpatos.
E ancora: "Trump dice che la fase due delle trattative inizia immediatamente. I cinesi dicono che inizieranno quando la fase uno sara' attuata. Qual e' l'accordo?", conclude Cárpatos.
In effetti, pochi minuti dopo il tweet di Trump il Global Times twittava di nuovo raffreddando entusiami.
"La prima fase dell'accordo è una riconciliazione temporanea, non un cessate il fuoco completo tra Cina e Stati Uniti. Il passaggio alla seconda fase dell'accordo è una "missione più difficile", perché comporta questioni che sono punti chiave per il collegamento tra la Cina e gli Stati Uniti: Gao Lingyun, un esperto con un think tank sostenuto dallo Stato".