Investing.com - I mercati si aspettano un ciclo di rialzi più lungo e contemplano l'eventualità che la Fed torni a un ritmo più sostenuto di rialzi, dato che l'inflazione rimane elevata. lo scrive Citi nell'ultimo report Global Quantitative Macro Strategy, precisando che i dati macro sono "incoerenti con la fine del di rialzi".
Gli analisti della banca hanno poi fatto notare che le condizioni finanziarie "si sono allentate nonostante i continui rialzi della Fed": il dollaro si è indebolito, l'azionario ha realizzato diversi guadagni sono più basse. I tassi a 10 anni sono sorprendentemente contenuti e potrebbero salire se l'accelerazione dovesse essere l'ultimo rialzo. Il ciclo di rialzo è stato esteso dai mercati
Sebbene la probabilità di un rialzo di 50 pb nella riunione del FOMC di marzo sia aumentata, come risulta anche dal Fed rate monitor di Investing.com, per Citi è "più probabile una serie più lunga di rialzi di 25 pb". Ricordiamo che i mercati prezzano per la fine dell'anno un picco dei tassi al 5,75% e nessun taglio prima del 2024.
Tuttavia, spiegano dalla banca, "se l'IPC core dovesse accelerare ulteriormente a +0,5% al mese e se la crescita dei posti di lavoro dovesse registrare +300.000 unità a febbraio, i mercati potrebbero spingere la Fed a un rialzo più consistente".
"Il nostro scenario di base rimane quello di attendere prima di di aggiornare le attese sui tassi", affermano dalla banca d'affari.
Guardando le altre case d'investimento, dopo il PCE e CPI oltre le attese Goldman Sachs (NYSE:GS) prevede un aumento dei tassi di 25 punti base a giugno alle nostre previsioni sulla Fed, con un picco dei Fed Fund a 5,25-5,5%.
Prima dei dati Usa, J.P.Morgan prevedeva un tasso terminale del 5,1% entro fine giugno, mentre BofA Global Research scommetteva su 5-5,25% entro fine anno.