Guardando le linee guida, "in primo luogo, l'obiettivo di inflazione medio implica che la Fed è a suo agio con un'inflazione superiore al 2% per un po' di tempo", afferma l'esperto. "In secondo luogo, sappiamo che la Fed si concentrerà maggiormente sul mercato del lavoro, e non solo sul livello di disoccupazione generale, e infine richiederà prove reali, e non solo aspettative o previsioni, di "sostanziali ulteriori progressi" dei suoi obiettivi prima che venga discusso un inasprimento degli stimoli".
Ma nonostante la guidance accomodante, Velis sottolinea che sempre più funzionari della Fed si sono detti favorevoli ad iniziare le discussioni sul tapering prima del tempo, anche il mercato del lavoro resta meno robusto di quanto previsto.
Gli analisti di BNY, tuttavia, sono restii ad usare la parola "stagflazione" perché "evoca tristi ricordi degli anni '70", mentre quello che si rischia ora, spiegano, "è vedere un periodo di aumento dell'inflazione con una relativa lenta ripresa dell'occupazione", dove la Fed potrebbe "non essere all'altezza dei dati".
La lettura di aprile sulle Non Farm Pay-rolls ha deluso di molto le aspettative del mercato, mettendo ancora più pressione sui dati del mese di maggio di questo venerdì, con le attese che stimano 650.000 nuovi posti di lavoro. "Il range delle aspettative è molto ampio", avverte però lo strategist, "con una standard deviation delle previsioni di 158.000 e un intervallo compreso tra 335.000 e un milione".
"Le previsioni evidenziano l'incertezza sul mercato lavoro, oltre a illustrare i problemi che il mercato sta avendo nell'anticipare la Fed circa un eventuale tapering".
Una lettura inferiore alle stime certificherebbe "la lentezza del mercato del lavoro rispetto alla ripesa economica", con i falchi del FOMC che potranno sostenere che "non ci sono sostanziali progressi per chiudere i rubinetti anche se aumenta l'inflazione".
Se la riunione del 16 giugno potrebbe essere troppo vicina per ricalibrare gli stimoli, Velis mette in guardia contro un eventuale ritardo di questa decisione, che potrebbe avere "effetti negativi sulla liquidità delle banche".
"Dato l'eccesso di liquidità nei bilanci bancari, che ha portato flussi record nel mercato dei reverse repo overnight allo 0% d'interesse (tasso Fed), un tapering prima piuttosto che tardi sarebbe la soluzione ideale. Gli 80 miliardi di dollari in acquisti mensili sono in parte responsabili della crescita delle riserve delle banche, esacerbando l'eccesso di liquidità", avverte l'esperto di BNY.
La banca d'affari prevede "un'estate dove i dati verranno osservati attentamente", con le discussioni che s'intensificheranno "man mano che si arriva al meeting di Jackson Hole a fine agosto".