ATLANTA - Sabato gli autisti di Uber (NYSE:UBER) e Lyft (NASDAQ:LYFT) hanno inscenato una protesta all'aeroporto internazionale di Hartsfield-Jackson Atlanta per esprimere le loro richieste di un migliore compenso. Gli autisti hanno scelto di spegnere le loro applicazioni alle 16.00, una mossa strategica volta a interrompere il servizio durante la vivace stagione delle vacanze, per attirare l'attenzione sulle loro rimostranze riguardo ai bassi salari.
La principale lamentela degli autisti è che ricevono meno della metà o circa il 30% delle tariffe applicate ai passeggeri. Chiedono una quota più equa dei guadagni, evidenziando la disparità tra quanto i passeggeri pagano e quanto gli autisti portano effettivamente a casa.
In risposta alla protesta, Uber ha dichiarato che i suoi autisti ad Atlanta hanno la possibilità di guadagnare più di 30 dollari all'ora e beneficiano di informazioni trasparenti sulle tariffe e sulla destinazione prima di accettare le corse. Allo stesso modo, Lyft ha difeso le sue pratiche di pagamento sottolineando le caratteristiche come l'Upfront Pay, le mance e i bonus a disposizione degli autisti, oltre a fornire riepiloghi settimanali delle retribuzioni per migliorare la visibilità dei guadagni dei conducenti.
Nonostante gli sforzi dei conducenti di influire sulla disponibilità di corse in uno degli aeroporti più trafficati del mondo, molti viaggiatori sono riusciti ad assicurarsi i servizi di rideshare. Ciò indica che, sebbene la protesta sia stata notevole, non ha bloccato completamente le operazioni di Uber e Lyft in aeroporto.
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