Di Alessandro Albano
Investing.com - Con Powell che ha raffreddato le speranze dei mercati per un rallentamento delle politiche sui tassi Fed, in Europa si fanno più insistenti le aspettative per un aumento dei tassi Bce di 50 punti base anche dopo il meeting di marzo.
Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM, spiega in una nota di ricerca che gli ultimi dati sull'inflazione nell'area euro si sono dimostrati "solidi", e suggeriscono che la BCE "aumenterà ulteriormente i tassi, e non solo durante la prossima riunione di marzo".
"Sebbene la mossa di 50 pb di questo mese sia pienamente prevista, ora ci aspettiamo un altro rialzo durante la riunione di maggio", scrive l'economista.
L'Eurostat ha certificato a febbraio un'accelerazione dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo core al 5,6% e, anche se il dato principale ha mostrato un modesto calo su base annua, la lettura suggerisce che il surriscaldamento dei prezzi è andato ben oltre il comparto energetico.
"Guardando ai dati, gli aumenti dei prezzi dell'energia si stanno attenuando, ma sia l'inflazione alimentare che quella core rimangono (troppo) forti. Più nel concreto, i prezzi core dei beni di consumo sono aumentati dello 0,8% mese su mese, mentre l'equivalente dei servizi è cresciuto dello 0,6%", sottolinea in questo senso Jung, che ora vede la possibilità "un tasso finale del 4%".
"Nel medio periodo - precisa l'economista - continuiamo ad avere una visione più moderata. In primo luogo, ricordiamo che a partire da marzo, importanti effetti base porteranno a numeri dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo più bassi".
Inoltre, da Mirabaud AM prevedono un rallentamento dell'economia "entro la fine dell’anno", e continuano a prevedere "una lieve recessione negli Stati Uniti".