Julian Assange non verrà estradato immediatamente negli Stati Uniti dove è indagato per aver diffuso documenti riservati del Pentagono e del Dipartimento di Stato.
Nella tarda mattinata di martedì 26 marzo l'Alta Corte di Londra ha dato al governo statunitense tre settimane per fornire garanzie soddisfacenti in caso di estradizione di Assange. Tra queste, quella che l'australiano potrà fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, sul fatto di non essere pregiudicato durante il processo in ragione della sua nazionalità, e che gli vengano concesse le stesse protezioni del Primo Emendamento di un cittadino degli Stati Uniti. Infine che non venga contemplata la pena di morte.
Se gli Usa non dovessero fornire le "rassicurazioni", il cofondatore di WikiLeaks potrà ricorrere in appello. La nuova udienza si terrà a maggio.
Intervenendo fuori dal tribunale, la moglie di Assange si è detta "sbalordita" dalla decisione della corte di ritardare l'appello del marito. Stella Assange ha ricordato che Juliane è detenuto nella prigione di Belmarsh da quasi cinque anni senza accusa, e ha aggiunto che la sentenza evidenzia che l'uomo "rimane esposto alla pena di morte".
Le accuse di spionaggio contro Julian Assange
17 accuse di spionaggioaccusa di uso improprio di computerI procuratori americani sostengono che Assange abbia incoraggiato e aiutato l'analista dei servizi segreti dell'esercito statunitense Chelsea Manning a rubare dispacci diplomatici e file militari che WikiLeaks ha poi pubblicato, mettendo in pericolo vite umane.
Lo scorso febbraio l'avvocato Clair Dobbin aveva dichiarato all'Alta Corte britannica che Assange ha danneggiato i servizi di sicurezza e di intelligence statunitensi.
Dobbin ha aggiunto che, incoraggiando Manning e altri a violare i computer governativi e a rubare documenti, Assange stava "andando ben oltre" la raccolta di informazioni da parte di un giornalista.
Gli avvocati di Assange hanno invece accusato le autorità statunitensi di voler punire il giornalista per "l'esposizione della criminalità da parte del governo degli Stati Uniti su una scala senza precedenti".