Investing.com - Sempre più addetti ai lavori si aspettano un rialzo del tasso di riferimento di 75 punti base nel meeting del Fomc della Fed che si conclude il 21 settembre a fine giornata in Europa, anche se un aumento ancora più consistente di 100 punti base non è da escludere.
Secondo Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz (ETR:ALVG) Global Investors, di fronte a un’inflazione che si sta diffondendo sempre di più nell’economia, la Fed non ha infatti altra scelta se non andare al di là della semplice normalizzazione delle politiche monetarie e del tasso neutro, per adottare misure ancora più restrittive.
Data la recente correzione al rialzo dei rendimenti obbligazionari e le aspettative di mercato, AllianzGI non prevede comunque che il meeting del Fomc produca particolari reazioni di sorpresa da parte dei mercati.
Determinata contro l'inflazione
Dixmier ricorda che al simposio di Jackson Hole ad agosto il presidente della Fed Jerome Powell aveva lanciato un messaggio molto fermo sull’assoluta determinazione della banca centrale di contrastare l’inflazione. Da allora, la corsa dell’inflazione ha sorpreso ancora al rialzo e oltre le attese con il dato di agosto al +8,3% e il dato core a +6,3%. Con questi numeri, sottolinea Dixmier, la Fed ha solidi argomenti per perseguire una strategia di rapidi e significativi aggiustamenti dei tassi.
Per questo, sottolinea l’esperto di AllianzGI, la Fed è sempre più costretta ad andare oltre la semplice normalizzazione monetaria, il che implicherebbe portare i tassi a un livello neutrale e limitarsi a prendere in considerazione una politica più restrittiva. Agendo con forza e rapidità, la Fed ha un chiaro obiettivo: incidere sulla domanda e sull’occupazione per rompere la spirale prezzi-salari e rimettere l’inflazione su un sentiero compatibile con l’obiettivo di stabilità dei prezzi al 2%.
Fino a che non sarà convinta del raggiungimento dell’obiettivo, la Fed terrà I tassi elevati, anche se vuol dire dover poi aggiustare al ribasso se l’andamento economico si deteriora significativamente. Per ora l’economia americana è resiliente, nonostante segnali avanzati di rallentamento e correzione nel mercato immobiliare. L’indice ISM dell’attività manifatturiera viaggia ancora al 52,8 in agosto e la crescita nel settore dei servizi ha accelerato a 56,9 con le famiglie che attingono ai risparmi per sostenere i livelli di consumo.
Poche sorprese sui mercati
Di qui le attese di un aumento di 75 punti base da parte del Fomc, che potrebbe arrivare anche a 100 punti, dato che non è previsto un nuovo meeting a ottobre. Il
‘dot plot’ dei membri del Fomc punta a un livello dei Fed Funds sopra il 4% per la fine del 2023, ma a seguito della recente correzione al rialzo dei rendimenti dei bond ora l’obiettivo potrebbe puntare a un picco tra il 4,25 e il 4,50% nel secondo trimestre del 2023.
In ogni caso, secondo l’esperto di AllianzGI, questo Fomc non dovrebbe causare grosse sorprese sui mercati.
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