Investing.com – La stretta monetaria applicata dalle banche centrali ha spinto i titoli di Stato Italia 10 anni ai massimi dei 10 anni nel 2023, resi ancora più interessanti dal rallentamento dell’economia. In Italia, poi, il governo ha fatto la sua parte, promuovendo una serie di strumenti di debito che hanno riportato il Btp al centro delle attenzioni di piccoli e grandi investitori.
Tuttavia, come ogni investimento, anche i bond sovrani presentano dei rischi. Secondo Alessandro Tentori, cio di Axa Im Italia, “il Btp può essere un ottimo strumento, ma andrebbe affiancato con altre opzioni. Prima di spiegare quali, il manager fa un’analisi dell’aria che si respira sulle Borse.
Volatilità e rendimenti record per le obbligazioni
Al momento, l’incertezza regna sui mercati e la volatilità resta elevata. I rialzi decisi dai banchieri centrali, spiega Tentori, “hanno portato volatilità sui mercati dei tassi, spingendo al rialzo i rendimenti e gli spread. Non c’è la certezza che la volatilità dell’inflazione si sia attenuata: mentre si prevede che in futuro l’inflazione diminuirà, l’imprevedibilità dei prezzi del petrolio e dell’energia potrebbe portare battute d’arresto inaspettate, e questo è il principale rischio di mercato che può influenzare le decisioni delle banche centrali”. Per quanto riguarda la recessione, lo scenario di base di Axa Im è che l’economia stia sì decelerando, ma che non stiamo entrando in una recessione dura o profonda.
Tuttavia, prosegue l’esperto, “anche se il contesto macroeconomico resta turbolento, gli investitori possono beneficiare delle attuali condizioni di mercato, senza dimenticare il concetto di diversificazione”. Ad esempio, osserva, “oggi il mercato del credito offre un rendimento interessante di quasi il 5% per una durata inferiore a cinque anni, cosa che non si è verificata negli ultimi dieci anni nel mercato in euro. In passato, alcune società emettevano obbligazioni allo 0%, ora in media si registrano cedole intorno al 4% nel segmento investment grade e al 6-7% in quello high yield”.
Opportunità e rischi dei Btp
La differenza nello sfruttare l’opportunità che vengono offerte dal mercato obbligazionario, secondo il gestore la fa l’orizzonte temporale dell’investimento. “Mentre i Btp italiani mantengono la loro popolarità, concentrarsi esclusivamente su di essi nel breve termine potrebbe sembrare vantaggioso per i rendimenti promessi, ma a lungo termine potrebbe comportare rendimenti negativi, pecie se l’inflazione, che erode il potere d’acquisto e il valore dei risparmi, dovesse mostrare volatilità”, analizza il cio. “Questo è solo uno dei problemi; gli investimenti nei Btp non sono privi di rischi. L’Italia ha un debito pubblico considerevole, tra i più alti nell’Eurozona, e nel 2024, ci si aspetta che il debito continui a crescere mentre si combatte l’inflazione”.
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Come diversificare i Btp
Insomma, secondo Tentori sarebbe più prudente affiancare agli investimenti nei Btp un mix di strumenti per evitare rischi eccessivi. “Diversificare significa, innanzitutto, valutare i rating delle obbligazioni e cercare rendimenti interessanti in obbligazioni societarie o high yield. Un’altra forma di diversificazione riguarda la sensibilità ai tassi d’interesse, considerando quindi le scadenze degli investimenti (brevi o lunghe). Il terzo strumento è legato alla valuta, dato che le obbligazioni vengono emesse in diverse valute.
Confrontando la performance del Btp con quella dei titoli di Stato di altri paesi europei, da inizio anno l’Italia ha performato molto bene con un total return dell’1,7% a settembre; tuttavia, la situazione cambia se la paragoniamo con le obbligazioni societarie europee o con l’High Yield europeo”.
Infine, conclude l’analista, “tra gli strumenti che si potrebbero affiancare al Btp, un’opzione potrebbe essere concentrarsi sulla parte breve della curva del credito europeo, per cercare di mitigare il rischio di tasso”.