Di Geoffrey Smith
Investing.com - L’Unione Europea ha deciso di esentare due delle maggiori banche russe dalle sanzioni annunciate la scorsa settimana, nel tentativo di assicurarsi che i compratori europei possano pagare le esportazioni di materie prime russe.
Secondo i dettagli pubblicati dalla Gazzetta Ufficiale dell’UE questo mercoledì, Sberbank (LON:SBNCyq) e Gazprombank, entrambe controllate dallo stato, potranno continuare ad operare tramite il sistema di pagamenti internazionale SWIFT, mentre altre importanti istituti come Bank VTB (MCX:VTBR) e VEB non potranno utilizzare la rete di globale, così come le minori Promsvyazbank, Otkritie, Rossiya e Novikombank.
La mancanza di chiarezza circa i dettagli delle sanzioni occidentali ha spinto i compratori ad evitare completamente le transazioni con le controparti russe negli ultimi giorni, preferendo invece rifornirsi altrove. Per le materie prime di cui la Russia è un importante esportatore globale, come petrolio, gas naturale e frumento, si sono registrate forti impennate dei prezzi.
Secondo gli analisti di Saxo Bank, i broker indipendenti hanno faticato a trovare qualcuno intenzionato a comprare il greggio degli Urali, la principale tipologia esportata dalla Russia, nonostante l’abbiano offerto a quasi 20 dollari al barile in meno rispetto al Brent. Il differenziale tra le due tipologie di greggio raramente supera un paio di dollari.
Non è chiaro fino a che punto i dettagli pubblicati questo mercoledì riusciranno a mitigare questo tipo di comportamento.