Investing.com - Questa settimana l'Unione Europea dovrebbe presentare un piano per una maxi emissione obbligazionaria comune per finanziare la spese energetiche e di difesa, secondo quanto riportato da Bloomberg martedì.
Stando a quanto scrive l'agenzia, la proposta potrebbe essere presentata dopo il vertice di emergenza dei leader Ue che si terrà a Versailles giovedì, con i funzionari Ue ancora al lavoro sui dettagli dell'emissione.
"Dobbiamo trovare nuovi strumenti per affrontare i nuovi problemi che questa crisi ci pone di fronte", ha detto lunedì sera il commissario all'Economia dell'UE, Paolo Gentiloni ai parlamentari di Strasburgo, aggiungendo che i leader Ue forniranno una guidance politica sulle prossime mosse al vertice.
Per la portavoce della Commissione Ue citata da Bloomberg, i funzionari "continuano a monitorare la situazione" e sono pronti "a reagire alle mutevoli circostanze".
Il piano, scrive l'agenzia britannica, coinvolgerebbe il braccio esecutivo di Bruxelles che, emettendo obbligazioni, andrebbe a convogliare i proventi agli Stati membri sotto forma di prestiti agevolati per finanziare la spesa nelle aree citate. Una struttura simile a quella del programma SURE, lo schema utilizzato durante la crisi pandemica per finanziare iniziative di sostegno all'occupazione.
L'idea di un Eurobond potrebbe essere quindi riusata dal blocco europeo per la seconda volta in soli due anni, dopo essere stato uno dei tabù più criticati dell'ultimo decennio. Inoltre, la maxi emissione arriva nel mentre l'Ue sta cercando disperatamente nuovi fonti di approvvigionamento energetico visto il possibile embargo sui flussi russi di greggio e gas proposto nel weekend dagli Stati Uniti.
Si ricorda che l'Ue importa il 40% dei propri consumi energetici da Mosca, e l'annuncio di uno stop dei flussi provenienti da Est ha creato un enorme shock energetico in tutto il mondo facendo letteralmente schizzare i prezzi di metalli e materie prime proprio mentre l'economia globale sta affrontando un'alta spirale inflazionistica dovuta ai due anni di Covid.