Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, dal momento che il sentimento dei mercati è migliorato in seguito alla notizia che i legislatori greci hanno approvato una seconda serie di importanti riforme ieri, aprendo la strada al terzo piano di salvataggio del paese.
Il cambio EUR/USD è salito dello 0,60% al massimo di una settimana di 1,0994 grazie alla notizia che ieri sera la maggioranza dei legislatori ellenici ha votato a favore di una seconda serie di riforme grazie alle quali possono ora avere inizio le trattative per il piano di salvataggio da 86 miliardi di euro garantito dall’Unione Europea. L’accordo potrebbe essere raggiunto entro la metà del mese prossimo.
Tra le nuove misure introdotte, sono presenti delle riforme al sistema bancario ed a quello giudiziario del paese.
La scorsa settimana, la Grecia ha approvato una prima serie di riforme richieste dai suoi creditori. Si trattava di riforme economiche e tagli al bilancio necessari per poter continuare con le trattative.
Stamane, i dati hanno rivelato che il tasso di disoccupazione spagnolo è sceso al 22,37% nel secondo trimestre dal 23,78% del trimestre terminato a marzo. Gli analisti avevano previsto che il tasso salisse al 23,10% lo scorso trimestre.
La sterlina è stabile, con la coppia GBP/USD a 1,5609 dopo i dati che hanno mostrato che le vendite al dettaglio britanniche sono diminuite dello 0,2% il mese scorso, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Su base annua, le vendite al dettaglio sono salite al tasso annuo del 4,0% a giugno, al di sotto del previsto aumento del 4,9%, dopo l’incremento del 4,7% a maggio.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, hanno visto un calo dello 0,2% il mese scorso, rispetto all’aumento dello 0,3% previsto, dopo essere salite dello 0,4% a maggio.
Tuttavia la sterlina è rimasta supportata da quando, la scorsa settimana, il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha dichiarato che la decisione di alzare i tassi di interesse dal minimo storico potrebbe essere presa in considerazione verso la fine del 2015.
Intanto, il dollaro scende contro lo yen ed il franco svizzero, con il cambio USD/JPY giù dello 0,11% a 123,83 e la coppia USD/CHF in calo dello 0,48% a 0,9554.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,43% a 0,7407 ed il cambio NZD/USD che subisce un’impennata dell’1,57% a 0,6680.
La Banca Nazionale australiana stamane ha reso noto che l’indice trimestrale sulla fiducia delle imprese è salito a 4 nel secondo trimestre da 0 del trimestre terminato a marzo.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,41% a 1,2981, staccandosi dal massimo di sei anni di 1,3055 segnato ieri.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,49% a 97,14, il minimo dal 15 luglio.