Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro scende negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, le rinnovate speranze di uno stimolo USA hanno incoraggiato la propensione al rischio, alimentando i guadagni dei mercati azionari e delle valute più rischiose.
Alle 2:55 ET (06:55 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 93,562 e la coppia USD/JPY è pressoché invariata a 105,97.
Intanto, la coppia EUR/USD va su dello 0,2% a 1,1778, il cambio GBP/USD è in salita dello 0,2% a 1,2948, mentre la coppia AUD/USD, sensibile al rischio, sale dello 0,3% a 0,7160.
Questa mossa ha seguito la notizia che il Presidente Donald Trump ha fatto un passo indietro dai precedenti commenti, twittando ieri di essere pronto a firmare misure frammentarie, compresi aiuti per cittadini, piccole imprese e compagnie aeree.
Detto questo, è arrivata molta volatilità sul mercato del forex ultimamente, con l’aumento dell’incertezza: è in corso una seconda ondata di Covid-19 (Francia e Spagna hanno registrato numeri record di contagi ieri), la ripresa economica è diventata più irregolare e si avvicinano le elezioni USA e la scadenza della Brexit.
“Pensiamo che l’incertezza prevarrà per il momento e la propensione al rischio potrebbe andare sotto pressione nel prossimo mese, come succede spesso in vista delle elezioni presidenziali statunitensi”, scrivono gli analisti di Nordea. “Dopo le elezioni, potremmo vedere una ripresa della propensione al rischio, a prescindere dal vincitore, sempre che ci sia un chiaro vincitore”.
Tenendo a mente questo aspetto, Nordea vede un chiaro rischio che il cambio EUR/USD sia scambiato sopra 1,25 dollari nel 2021 e questa debolezza del dollaro probabilmente si registrerà anche contro gli altri maggiori rivali. I membri della BCE Luis de Guindos, Isabel Schnabel ed Yves Mersch terranno degli interventi nel corso della giornata e de Guindos probabilmente esprimerà apprensione per la forza dell’euro.
Inoltre, nel corso della seduta, la Banca Centrale Europea pubblicherà i verbali dell’ultimo vertice sui tassi di interesse. Gli investitori li studieranno con attenzione per capire se la banca stia preparando il terreno ad ulteriori acquisti di bond nel corso dell’anno, soprattutto con la ripresa economica della regione che sembra più traballante considerata la seconda ondata di Covid-19.
Durante la seduta statunitense, sono attesi i dati settimanali sull’occupazione USA e probabilmente mostreranno che la ripresa nella principale economia mondiale sta rallentando, in particolare dopo i deludenti dati di venerdì sull’occupazione non agricola.
I funzionari della Federal Reserve, compreso il Presidente Jerome Powell, nelle ultime settimane hanno espresso a gran voce la necessità di ulteriori stimoli da parte dei legislatori statunitensi, per cercare di rafforzare la ripresa economica della nazione.