Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle valute questo mercoledì, gli investitori aspettano il vertice tra Stati Uniti ed Unione Europea tra le tensioni commerciali nell’economia globale.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,11% a 94,30 alle 03:38 ET (07:38 GMT).
Il Presidente USA Donald Trump terrà delle trattative commerciali con il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker alla Casa Bianca nel corso della giornata, focalizzandosi soprattutto sul settore automobilistico.
Trump ha già imposto dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’UE e minaccia di applicarne altri su 50 miliardi di dollari di auto importate dal blocco, il che potrebbe comportare una risposta da Bruxelles.
L’euro è quasi invariato, con la coppia EUR/USD a 1,1693 negli scambi in range stretto odierni.
Gli investitori aspettano anche il vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea di domani per avere maggiori indicazioni sulla politica monetaria.
Durante il vertice di giugno, la BCE ha indicato che i tassi resteranno invariati fino alla metà del 2019 ed ha anche annunciato i piani per chiudere il suo massiccio programma di stimolo a dicembre.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 111,25.
La moneta nipponica è stata supportata a inizio settimana dalla notizia che la Banca del Giappone starebbe attivamente discutendo di modificare il suo massiccio programma di stimolo monetario. La BoJ terrà il prossimo vertice di politica monetaria a fine mese.
La sterlina è in lieve rialzo, con la coppia GBP/USD a 1,3153.
Nel frattempo, il dollaro australiano scende, con il cambio AUD/USD giù dello 0,3% a 0,7403, dopo i dati deboli sull’inflazione nella notte da cui è emerso che la banca centrale del paese probabilmente lascerà invariati i tassi per un periodo più lungo.
Il dollaro scende contro lo yuan cinese, ma resta vicino al massimo di 13 mesi nei crescenti timori per le tensioni commerciali.
La valuta, che di solito viene controllata a vista da Pechino, è scesa a 6,7945 negli scambi offshore.