Investing.com - L’euro sale al massimo di quattro mesi contro un dollaro più debole nel primo giorno di scambi dell’anno questo martedì, restando vicino al massimo del 2017 contro il biglietto verde.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,49% a 1,2065 alle 08:47 ET (13:47 GMT), il massimo dall’8 settembre, non lontano dal massimo di due anni e mezzo di 1,2019 segnato quel giorno.
Il settore manifatturiero della zona euro ha chiuso il 2017 con un aumento dell’attività al tasso più veloce di oltre due decenni, secondo i dati rilasciati questo martedì, e l’incremento della domanda indica che inizierà positivamente il nuovo anno.
La lettura finale dell’indice dei direttori acquisti sul settore manifatturiero della zona euro è salita a 60,6 a dicembre, il massimo dall’inizio delle registrazioni a metà 1997, da 60,1 di novembre.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,48% a 91,55, il minimo dal 22 settembre, per via dell’euro forte.
L’indice ha chiuso il 2017 con un crollo del 9,8%, il calo percentuale annuo maggiore dal 2003.
La moneta unica è schizzata del 14% contro il dollaro nel 2017, l’aumento percentuale annuo maggiore dal 2003.
Il dollaro si è indebolito nel 2017, con l’economia globale che ha ripreso slancio alimentando le aspettative di inasprimenti della politica monetaria in altri paesi, il che farebbe diminuire le differenze tra la politica della Federal Reserve e quella delle altre banche centrali.
Gli osservatori dei mercati attendono i verbali di domani del vertice di dicembre della Fed, quando la banca ha alzato i tassi di interesse. Due funzionari hanno votato contro l’aumento dei tassi nei dubbi che l’inflazione possa salire come sperato.
Il dollaro continua a scendere contro lo yen, con la coppia USD/JPY in calo dello 0,46% al minimo di due settimane di 112,13.
La sterlina sale al massimo di tre anni contro il dollaro, con il cambio GBP/USD su dello 0,43% a 1,3559 dopo i dati che hanno mostrato che il settore manifatturiero britannico è cresciuto alla fine dell’anno anche se ad un tasso più lento.
L’indice PMI manifatturiero nel Regno Unito è sceso a 56,3 a dicembre dal massimo di 51 mesi di novembre di 58,2. La produzione, i nuovi ordinativi e l’occupazione sono saliti a tassi solidi, secondo il report.