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Forex - Dollaro debole dopo i verbali del vertice Fed

Pubblicato 05.01.2017, 15:09
© Reuters.

Investing.com - Il dollaro resta in calo contro le altre principali valute questo giovedì, dopo essersi indebolito in seguito al rilascio dei verbali del vertice Fed di dicembre che hanno sottolineato una certa incertezza per l’impatto delle politiche di Trump sull’economia statunitense.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,39% a minimo di tre settimane di 102,09.

Ieri l’indice ha toccato 103,81, il massimo dal dicembre 2002, grazie ai dati sull’industria USA che hanno alimentato le aspettative di un inasprimento della politica monetaria.

I verbali del vertice della Fed del 13-14 dicembre hanno mostrato che è stata "enfatizzata l’incertezza" sulla direzione politica dell’amministrazione del Presidente Donald Trump.

Trump si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio e ancora deve illustrare nei dettagli la propria politica.

I verbali hanno mostrato che secondo i policymakers i tagli alle tasse e l’aumento della spesa pubblica promessi da Trump potrebbero sostenere l’inflazione e portare ad un aumento più veloce dei tassi di interesse nel corso dell’anno.

Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 31 dicembre è sceso di 30.000 unità a 235.000 unità dal totale di 265.000 della scorsa settimana.

Nel report dell’agenzia di elaborazione buste paga ADP si legge che l’occupazione non agricola privata è salita al tasso destagionalizzato di 153.000 unità il mese scorso, sotto le 170.000 previste.

Sebbene non sia considerato un’anteprima affidabile del report governativo previsto venerdì 6 gennaio, il dato ADP fornisce un’indicazione sull’occupazione del settore privato.

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L’apprezzamento dello yuan pesa sul dollar; Pechino agisce per sostenere la valuta in vista del prossimo insediamento di Trump.

L’euro è in salita, con il cambio EUR/USD su dello 0,44% a 1,0533, in ripresa dal minimo di 14 anni di 1,0339 toccato lunedì.

Il cambio GBP/USD è in calo dello 0,22% a 1,2293 in attesa del report del Regno Unito sull’attività del settore terziario.

Il biglietto verde è in calo contro lo yen, con il cambio USD/JPY giù dell’1% to 116,06.

La sterlina è piuttosto stabile, con il cambio GBP/USD a 1,2325 mentre continuano a pesare i timori per la Brexit.

La sterlina è sostenuta dai dati che hanno mostrato che l’attività del settore dei servizi nel Regno Unito è salita al massimo di 17 mesi a dicembre.

Il dollaro australiano ha registrato il massimo di due settimane dopo i dati che hanno mostrato una crescita dell’attività del settore terziario cinese al massimo di 17 mese a dicembre. Il cambio AUD/USD è in salita dello 0,38% a 0,7309.

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