Investing.com - Il franco svizzero sale contro l’euro questo mercoledì, continuando l’impennata della seduta precedente, dopo le parole di ieri del presidente della Banca Nazionale Svizzera secondo cui la politica monetaria ha dei limiti.
Il cambio EUR/CHF scende dello 0,25% a 1,0897, il minimo dal 13 gennaio, dopo aver chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,88%.
La richiesta del franco svizzero, scelto dagli investitori nei periodi di incertezza sui mercati, è stata incoraggiata dal nuovo crollo del prezzo del greggio che ha pesato sulla propensione al rischio.
Il prezzo del greggio resta sotto pressione tra i timori per l’eccesso delle scorte globali dopo che l’Arabia Saudita ha rifiutato la proposta di un taglio della produzione.
La valuta elvetica è stata incoraggiata inoltre dalle dichiarazioni di ieri del presidente della SNB Thomas Jordan, secondo cui la banca non potrà intervenire “all’infinito” per allentare la politica monetaria.
“Nonostante l’ampia gamma di strumenti a disposizione della politica monetaria, le opzioni non sono illimitate”, ha spiegato.
Jordan ha inoltre affermato che i banchieri centrali devono valutare continuamente gli effetti della loro politica monetaria, che potrebbe vedere un indebolimento nel tempo.
I tassi di interesse non possono essere abbassati in territorio negativo senza ad un certo punto far aumentare la scelta dei contanti.
I commenti, resi durante un intervento a Francoforte, suggeriscono che la SNB potrebbe evitare di tagliare ulteriormente i tassi di interesse.
All’inizio del mese, Jordan ha annunciato che la SNB potrebbe abbassare ancora il tasso di deposito, attualmente a -0,75%.
La SNB terrà il prossimo vertice di politica monetaria il 17 marzo.
Il franco svizzero è pressoché invariato contro il dollaro, con la coppia USD/CHF a 0,9919.