TOKYO (Reuters) - Il dollaro si è lasciato alle spalle il massimo da una settimana contro le principali valute, con i trader che si aspettano che dal meeting Fed domani emerga un approccio meno aggressivo.
I dollari australiano e neozelandese, più sensibili al rischio, salgono da minimi settimanali grazie al miglioramento del 'sentiment' sul mercato.
'Aussie' sale dello 0,66% contro il biglietto verde, ma ha ridotto i guadagni dopo che nel meeting odierno la Reserve Bank of Australia ha deciso di non discostarsi dall'approccio più graduale di rialzi dei tassi da 25 punti base.
L'indice del dollaro - che misura la divisa Usa contro un paniere di sei valute tra cui euro, sterlina e yen - perde lo 0,55% a 110,9150 dopo il +0,79% registrato ieri.
Con le attese di una Fed meno aggressiva, l'indice ha fluttuato intorno al livello di 112 rispetto al 114,78 - un massimo ventennale - toccato a fine settembre.
Nelle attese la Fed domani dovrebbe alzare i tassi di 75 punti base. Ma per il meeting di dicembre i futures sui Fed funds indicano che l'aumento potrebbe essere da 75 come da 50 punti.
L'euro guadagna lo 0,6% circa nel cross con il biglietto verde, mentre l'inflazione alle stelle intensifica le pressioni sulla Bce ad alzare ancora i tassi.
(versione italiana Antonella Cinelli, editing Claudia Cristoferi)