NEW YORK/LONDRA (Reuters) - Il dollaro si apprezza grazie ad un sentiment di avversione al rischio, tra i timori per i risultati societari e le prospettive dell'economia globale che hanno fanno scendere l'euro dai massimi di quasi 10 mesi.
L'indice del dollaro statunitense guadagna lo 0,51% a 101,86 dopo aver accumulato perdite di oltre il 3,3% dall'inizio di marzo.
Negli Stati Uniti dati deboli sulla fiducia dei consumatori e sull'attività manifatturiera hanno contribuito ulteriormente all'appeal del dollaro come bene rifugio.
La notizia del crollo dei depositi di First Republic Bank ha mostrato che persistono rischi per la stabilità del settore, mentre Ubs ha registrato un calo del 52% dell'utile trimestrale.
Si rafforzano le valute rifugio come lo yen giapponese, anche se il governatore di Bank of Japan, Kazuo Ueda, ha detto di non avere fetta di cambiare la propria politica monetaria. La riunione della BoJ di questa settimana, che si concluderà venerdì, è il suo primo meeting da governatore.
Lo yen guadagna lo 0,22% a 133,94 per dollaro e si apprezza dello 0,84% contro l'euro, scambiando a 147,01, dopo aver toccato in precedenza un minimo di otto anni a 148,635.
L'euro perde lo 0,62% rispetto al dollaro, a 1,09 dollari, dopo aver accumulato rialzi dell'1,7% ad aprile e di oltre il 4% dall'inizio di marzo.
La sterlina perde lo 0,65% a 1,24 dollari, dopo essersi avvicinata al massimo da 10 mesi di 1,2545 dollari registrato ad inizio aprile.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)