LONDRA (Reuters) - Il primo ministro britannico Boris Johnson vince con grande vantaggio le elezioni di ieri, che gli permetteno di portare il Regno Unito fuori dall'Unione europea nel giro di qualche settimana.
Per l'inquilino di Downing Street, il cui mandato è stato finora contrassegnato da scene di caos in parlamento e da una forte divisione nelle piazze, la vittoria di ieri rappresenta un riscatto.
Istruito presso l'università più elitaria del paese e noto per lo stile enfatico Johnson, 55 anni, deve ora non solo completare Brexit ma anche convincere i britannici che il controverso divorzio, che condurrà inevitabilmente a lunghe trattative, vale gli sforzi che richiederà.
La forte vittoria del partito conservatore segna invece l'apice del fallimento per gli oppositori del divorzio dalla ue, che hanno cercato di sovvertire il voto del referendum del 2016 attraverso una lotta legislativa in parlamento, alimentando una delle delle maggiori proteste nella storia britannica recente.
Johnson ha vinto con una maggioranza assoluta nel parlamento da 650 seggi, dopo che un exit poll ha mostrato i Conservatori in vantaggio schiacciante con 368 seggi, la più grande vittoria per il partito dai tempi del trionfo di Margaret Thatcher nel 1987.
"Penso che queste saranno note come delle elezioni storiche che ora ci danno, attraverso questo nuovo governo, la possibilità di rispettare la volontà democratica del popolo britannico", ha detto Johnson dopo aver vinto il seggio a Uxbridge.
Ha aggiunto che i Conservatori sembrano aver vinto "un nuovo e potente mandato per concludere Brexit".