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Il dollaro resta in calo, atteso il report dell’ISM

Pubblicato 05.10.2015, 14:35
© Reuters.  Il dollaro resta in calo, occhi puntati sui dati sul settore dei servizi USA
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Investing.com - Il dollaro resta in calo contro le altre principali valute questo lunedì, i dati deludenti sull’occupazione statunitense rilasciati venerdì hanno ridotto le aspettative di un aumento dei tassi USA entro quest’anno, mentre gli investitori attendono il report sull’attività del settore dei servizi negli Stati Uniti.

Il dollaro sale contro lo yen, con il cambio USD/JPY su dello 0,28% a 120,23, staccandosi dal minimo di un mese di 118,66 segnato venerdì, dal momento che gli investitori hanno bloccato i profitti dopo il calo del biglietto verde.

I dati rilasciati venerdì dal Dipartimento per il Lavoro hanno rivelato che l’economia USA ha aggiunto solo 142.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso, ben al di sotto dei 203.000 previsti dagli economisti.

Il dato di agosto è stato rivisto al ribasso a 135.000 dalla stima iniziale di 173.000 nuovi posti di lavoro.

La media dei compensi orari è rimasta invariata su base mensile mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro è sceso al 62,4% dal 62,6% di agosto. Il tasso di disoccupazione è rimasto al 5,1%, in linea con le aspettative.

Il report ha scatenato i timori che l’indebolimento della crescita economica globale abbia colpito anche gli Stati Uniti, convincendo molti investitori a rimandare le aspettative sulla tempistica del primo aumento dei tassi da parte della Federal Reserve all’inizio del 2016.

Il dollaro scende contro l’euro, con la coppia EUR/USD su dello 0,21% a 1,1233.

Questa mattina il gruppo di ricerche di mercato Markit ha reso noto che l’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi tedesco è sceso a 54,1 a settembre da 54,3 di agosto, mentre l’indice PMI dei servizi francese è salito a 51,9 da 51,2.

Markit ha dichiarato inoltre che l’indice PMI per il settore dei servizi della zona euro è sceso a 53,7 il mese scorso da 54,0 di agosto.

Intanto, il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,5181, dopo essere salito al massimo di una settimana di 1,5244, mentre il cambio USD/CHF sale dello 0,20% a 0,9733.

Sulla sterlina hanno pesato le dichiarazioni di Markit secondo cui l’indice PMI per il settore dei servizi britannico è sceso a 53,3 a settembre dalla lettura di 55,6 del mese precedente. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 56,0 il mese scorso.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD che sale dello 0,59% a 0,7089 ed il cambio NZD/USD che schizza dell’1,05% a 0,6510.

Secondo i dati di questa mattina, gli annunci di lavoro in Australia sono aumentati del 3,9% a settembre dopo l’aumento dell’1,3% ad agosto, dato rivisto da una stima precedente di un incremento dell’1,0%.

Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,40% a 1,3100.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,16% a 95,88, vicino al minimo di due settimane di 95,30 registrato venerdì.

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