Investing.com - Il dollaro resta in calo contro le altre principali valute negli scambi ridotti di questo venerdì, mentre gli investitori assimilano la decisione della Federal Reserve di mantenere i tassi invariati questo mese.
La coppia EUR/USD scende dello 0,17% a 1,1414, dopo aver segnato il massimo delle ultime quattro settimane di 1,1460 all’inizio della seduta.
Sul dollaro ha pesato la decisione di ieri della Federal Reserve di mantenere i tassi invariati, ma le perdite sono rimaste limitate poiché la banca centrale non ha escluso un aumento nel corso dell’anno.
La Presidente della Fed Janet Yellen, commentando la dichiarazione sui tassi, ha spiegato che gli sviluppi economici globali hanno giocato un ruolo importante nella decisione della banca centrale.
Per quanto riguarda la tempistica di un eventuale aumento dei tassi di interesse, la Fed ha ribadito che aspetta di vedere “ulteriori segnali di miglioramento nel mercato del lavoro” dicendosi “abbastanza fiduciosa” che l’inflazione riprenda a salire.
Il dollaro è in calo contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,51% a 119,40.
Stamane i verbali del vertice di politica monetaria di agosto della Banca del Giappone hanno rivelato che la banca centrale deve prestare attenzione al rischio di un calo delle esportazioni derivante da un indebolimento persistente in Cina e nelle altre economie emergenti.
I membri del consiglio direttivo hanno dichiarato inoltre che l’indebolimento della produzione industriale e delle esportazioni in Giappone è stato temporaneo.
Intanto, il dollaro scende contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD su dello 0,36% a 1,5646 ed il cambio USD/CHF giù dello 0,41% a 0,9559.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dell’1,28% a 0,7267 ed il cambio NZD/USD che subisce un’impennata dell’1,60% a 0,6448.
Il cambio USD/CAD crolla dell’1,21% a 1,3020.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,20% a 94,23, il minimo dal 26 agosto.