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Il dollaro sale contro i rivali ancora supportato dai dati statunitensi

Pubblicato 24.07.2015, 12:13
© Reuters.  Il dollaro sale contro i rivali dopo gli ottimi dati USA sulle richieste di sussidio di disoccupazione

Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle altre principali valute questo venerdì, supportato dai dati che hanno mostrato che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese al minimo dal 1973, mentre una serie di dati deludenti dalla zona euro pesa sul sentimento dei mercati.

Il dollaro si è rafforzato quando ieri il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 18 luglio è sceso di 26.000 unità al minimo di 40 anni di 255.000, dalle 281.000 unità della settimana precedente.

I dati fanno sperare in aumento dei tassi di interesse USA nei prossimi mesi. La scorsa settimana, infatti, la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha dichiarato che la banca centrale dovrebbe alzare i tassi di interesse “nel corso dell’anno”.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,49% a 97,14, il minimo dal 15 luglio.

Il cambio EUR/USD scende dello 0,41% a 1,0938 dopo i dati dell’agenzia di ricerche di mercato Markit, che hanno mostrato che l’indice preliminare dei direttori acquisti per il settore manifatturiero tedesco è sceso a 51,5 questo mese da 51,9 di giugno, contro le aspettative di una lettura invariata.

L’indice PMI per il settore dei servizi tedesco è sceso a 53,7 a luglio da 53,8 di giugno, rispetto al previsto aumento a 53,9.

Secondo Markit inoltre, l’indice preliminare PMI per il settore manifatturiero francese è sceso a 49,6 questo mese da 50,7 di giugno, mentre l’indice PMI dei servizi è sceso a 52,0 da 54,1.

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Dai dati di Markit emerge che l’indice PMI composito della zona euro, che comprende l’attività del settore manifatturiero e di quello dei servizi, è sceso a 53,7 a luglio da 54,2 del mese precedente.

Anche la sterlina scende, con la coppia GBP/USD giù dello 0,24% al minimo di quasi due settimane di 1,5475.

Intanto, il dollaro sale contro lo yen ed il franco svizzero, con il cambio USD/JPY su dello 0,08% a 123,99 e la coppia USD/CHF in salita dello 0,07% a 0,9605.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,87% a 0,7291 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,51% a 0,6572.

Stamane, i dati hanno mostrato che la bilancia commerciale neozelandese è arrivata ad un deficit di 60 milioni di dollari neozelandesi a giugno dal surplus di 350 milioni di dollari del mese precedente. Gli analisti avevano previsto che il surplus scendesse a 100 milioni di dollari neozelandesi il mese scorso.

Le valute legate all’esportazione si sono indebolite inoltre dopo i dati che hanno mostrato che l’indice PMI flash di Markit per il settore manifatturiero cinese è sceso a 48,2 a luglio da 49,4 di giugno.

Il cambio USD/CAD è stabile a 1,3039, vicino al massimo di sei anni di 1,3055 segnato mercoledì.

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