Investing.com - Le risorse asiatiche sono scivolate, martedì, tra i dubbi circa l'implementazione del massiccio piano di prestiti dell'Unione Europea e le rinnovate paure sull'abilità nel ridurre i propri debiti di bilancio delle nazioni della zona Euro.
L'indice Hang Seng di Hong Kong scende del 2.12%; l'indice composito Kospi della Corea del Sud scivola dello 0.44%; l'S&P/ASX 200 australiano dell'1.13%; il Nikkei 225 giapponese scivola dell'1.14%.
L'indice composito di Shanghai scende del 2.08% a causa delle preoccupazioni del governo cinese relative all'aumento degli oneri per combattere l'inflazione, dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che i prezzi, in Cina, sono aumentati del 2.8%, in aprile, rispetto all'anno precedente. Il passo più veloce in diciotto mesi.
Lunedì l'Unione Europea ha annunciato che il componente centrale del pacchetto aiuti è la promessa da parte delle nazioni che la compongono di stanziare un prestito di 440 miliardi per fronteggiare l'indebitamento dell'economia. Gli investitori, tuttavia, sono scettici circa la scelta di risolvere la crisi del debito facendo altri debiti.
Le prospettive del mercato azionario europeo, intanto, restano deboli: il CAC 40 francese indica una caduta dell'1.99%; il DAX tedesco dell'1.49%; l'EURO STOXX 50 indica uno scivolamento dell'1.61%; l'FTSE 100 britannico scende dell'1.25%.
Il Census Bureau degli Stati Uniti ha fissato la pubblicazione dei dati sulle scorte all'ingrosso, un segnale delle future spese. Sempre martedì il gruppo di ricerca TechnoMetrica Institute of Policy and Politics ed il giornale Investor's Business Daily, dovevano pubblicare una relazione sulla fiducia dei consumatori statunitensi.
L'indice Hang Seng di Hong Kong scende del 2.12%; l'indice composito Kospi della Corea del Sud scivola dello 0.44%; l'S&P/ASX 200 australiano dell'1.13%; il Nikkei 225 giapponese scivola dell'1.14%.
L'indice composito di Shanghai scende del 2.08% a causa delle preoccupazioni del governo cinese relative all'aumento degli oneri per combattere l'inflazione, dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che i prezzi, in Cina, sono aumentati del 2.8%, in aprile, rispetto all'anno precedente. Il passo più veloce in diciotto mesi.
Lunedì l'Unione Europea ha annunciato che il componente centrale del pacchetto aiuti è la promessa da parte delle nazioni che la compongono di stanziare un prestito di 440 miliardi per fronteggiare l'indebitamento dell'economia. Gli investitori, tuttavia, sono scettici circa la scelta di risolvere la crisi del debito facendo altri debiti.
Le prospettive del mercato azionario europeo, intanto, restano deboli: il CAC 40 francese indica una caduta dell'1.99%; il DAX tedesco dell'1.49%; l'EURO STOXX 50 indica uno scivolamento dell'1.61%; l'FTSE 100 britannico scende dell'1.25%.
Il Census Bureau degli Stati Uniti ha fissato la pubblicazione dei dati sulle scorte all'ingrosso, un segnale delle future spese. Sempre martedì il gruppo di ricerca TechnoMetrica Institute of Policy and Politics ed il giornale Investor's Business Daily, dovevano pubblicare una relazione sulla fiducia dei consumatori statunitensi.