Di Ambar Warrick
Investing.com – Valute asiatiche in calo questo lunedì, mentre le preoccupazioni per il peggioramento della crescita economica globale hanno mantenuto il dollaro vicino ai massimi di 20 anni; le valute oceaniche sono salite in vista delle rispettive decisioni sui tassi di interesse di questa settimana.
Il dollaro australiano è salito dello 0,6%, mentre il dollaro neozelandese ha guadagnato lo 0,8%. Si prevede che le banche centrali di entrambi i Paesi aumenteranno i tassi di interesse questa settimana, alle prese con l’aumento dei livelli di inflazione.
La Reserve Bank of Australia si riunirà martedì e dovrebbe aumentare i tassi di almeno 50 punti base (bps), mentre la Reserve Bank of New Zealand dovrebbe aumentare i tassi di un margine analogo mercoledì.
L’indice del dollaro è sceso a circa 112,07 lunedì, dopo aver perso quasi l’1% la scorsa settimana. Ma il biglietto verde è rimasto stabile vicino ai massimi di 20 anni.
L’attenzione è ora rivolta ai dati sull’occupazione non agricola negli USA di questa settimana, che si prevede influiranno sui piani della Fed per i futuri rialzi dei tassi.
Lo yen è rimasto invariato, mentre gli operatori hanno valutato i deboli segnali economici provenienti dal Paese e le rassicurazioni del governo di voler agire con decisione per contenere la debolezza della valuta.
Lunedì il ministro delle finanze Shunichi Suzuki (TYO:7269) ha dichiarato che il governo è pronto a intervenire sui mercati valutari, come ha fatto a settembre, per evitare perdite più consistenti dello yen.
Lo yen è sceso bruscamente quest’anno ai minimi di 24 anni, pressato da un crescente divario tra i tassi di interesse locali e quelli esteri.
Questa settimana, tuttavia, i volumi di scambio asiatici dovrebbero essere piuttosto ridotti a causa di una settimana di vacanza in Cina.