di Stefano Bernabei
ROMA (Reuters) - L'iniziativa del governo di verificare la correttezza della nomina del presidente della Consob Mario Nava, nata su input di parlamentari del M5s e di Leu, è pretestuosa.
E' il parere di Marcello Clarich, ex presidente della Fondazione Mps (MI:BMPS) e ordinario di diritto amministrativo alla Sapienza di Roma secondo il quale il governo, in ogni caso, non può imporre nulla a un'autorità indipendente come quella che vigila sui mercati.
"Direi che è una iniziativa molto pretestuosa. Ritengo che sia stato un atto di cortesia istituzionale che la Consob abbia risposto, non era tenuta a farlo", ha detto.
Il governo, ha detto ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha in corso una interlocuzione con la Consob sulla compatibilità del presidente Nava per il suo incarico preesistente presso la Commissione europea e aspetta la valutazione chiesta all'autorità che però, secondo una fonte, ha già risposto.
Nell'assumere la presidenza della Consob per sette anni - attraverso un iter di nomina complesso che coinvolge Palazzo Chigi, il Quirinale e la Corte dei Conti - Nava ha mantenuto un rapporto con la Commissione attraverso l'incarico con distacco di tre anni, comunque rinnovabile.
La legge italiana prevede l'aspettativa per chi va a ricoprire il ruolo di commissario in Consob, mentre "per i funzionari europei non è prevista l'aspettativa, che non esiste come istituto", ha detto Clarich.
La compatibilità di Nava nel ruolo è stata messa in dubbio da una iniziativa parlamentare del M5s, appoggiata anche da Leu.
Oltre alla questione della mancata aspettativa, i dubbi dei parlamentari riguardano anche il fatto che "in virtù della disciplina europea sulla mobilità esterna, (Nava) godrebbe di una sostanziale immunità nei confronti dell'ordinamento giudiziario italiano".
Clarich non è d'accordo. "Il buon senso dice che essere comandato [per Nava] significa svolgere a tempo pieno la sua attività in Consob e non rispondere più alla Commissione europea", dice il professore.
"L'immunità credo sia legata alla funzione svolta nell'Unione europea, per la Consob viene meno", aggiunge.
Clarich ricorda poi che la nomina di Nava era stata ritardata proprio per valutare a fondo la questione legata all'incarico come funzionario in Europa. "La questione era nota e la Commissione l'aveva già valutata", avviando l'iter della nomina poi firmata dal presidente della Repubblica dopo il vaglio di legittimità della Corte dei Conti.
Oggi il vice premier e ministro del Lavoro e Sviluppo Luigi Di Maio ha detto, a proposito del caso Nava e di altri vertici di agenzie e authority di vedere problemi di compatibilità che vanno verificati. "Chiediamo un po’ di chiarezza, mettiamola così".