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Ue vicina ad acquisto congiunto armi per Ucraina, rimangono ostacoli

Pubblicato 06.03.2023, 17:39
Aggiornato 06.03.2023, 17:46
© Reuters. Delle bandiere dell'Unione Europea sventolano davanti alla sede della Commissione Ue a Bruxelles, in Belgio, il 17 giugno 2022. REUTERS/Yves Herman

BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea sembra vicina ad una mossa storica per l'acquisto congiunto di armi per aiutare l'Ucraina e rifornire le scorte degli Stati membri, ma rimangono da risolvere importanti questioni relative ai finanziamenti e alla portata degli acquisti.

Questa settimana i ministri Ue della Difesa discuteranno i piani per accelerare la fornitura di munizioni calibro 155 millimetri all'Ucraina, e per procedere con ulteriori acquisti congiunti.

Hanno Pevkur, ministro della Difesa dell'Estonia - che ha maggiormente spinto la Ue all'acquisto di munizioni - ha detto di ritenere che i ministri raggiungeranno un "consenso politico" sull'approvvigionamento congiunto quando si riuniranno a Stoccolma mercoledì prossimo.

Pevkur ha anche fatto notare che le questioni chiave sono ancora in discussione, come ad esempio le modalità di pagamento per gli acquisti congiunti. Pevkur ha insistito sul fatto che i membri dell'Ue non possono contare sui fondi già impegnati per gli aiuti militari all'Ucraina.

"Abbiamo bisogno di un chiaro consenso sul fatto che devono essere stanziati nuovi fondi per questa iniziativa", ha detto Pevkur a Reuters durante un'intervista telefonica.

Entrambe le parti coinvolte nel conflitto in Ucraina sparano migliaia di proiettili di artiglieria al giorno, ma la Russia può contare su una maggiore capacità, sostengono Kiev e i suoi alleati, rilevando che l'Ucraina sta usando i proiettili più velocemente di quanto i suoi alleati possano produrne.

Secondo i funzionari, l'invio di proiettili all'Ucraina ha anche esaurito le scorte degli alleati di Kiev, anche se i livelli esatti delle consegne di munizioni sono segreti.

Pevkur ha avvertito che gli acquisti congiunti non devono impantanarsi a causa di lotte intestine tra gli organi Ue.

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Se il progetto si realizzerà, sarà un passo significativo nell'integrazione Ue, dato che gli appalti per la difesa sono stati in gran parte appannaggio dei singoli governi membri del blocco.

"È possibile vedere il prossimo potenziale salto di qualità nell'integrazione europea nel settore della difesa", ha detto un funzionario Ue a Bruxelles a conoscenza delle trattative.

Secondo quest'ultimo, le cose potrebbero muoversi rapidamente, con diversi Paesi Ue che potrebbero firmare un cosiddetto accordo di progetto - che delinea i termini di un piano di approvvigionamento - già alla fine di questa settimana e i primi contratti concordati intorno alla fine di aprile.

"È ambizioso, ma credo sia anche realistico", ha detto il funzionario.

I funzionari dell'Ue stanno concentrando i loro piani di approvvigionamento congiunto sui proiettili d'artiglieria, piuttosto che sulle armi, poiché l'Ucraina li chiede con particolare urgenza e sono più semplici da produrre rispetto a sistemi d'armamenti complessi.

PIANO A TRE BINARI

L'approvvigionamento congiunto fa parte di un piano a tre livelli che sarà discusso dai ministri a Stoccolma.

La prima fase incoraggerebbe i Paesi dell'Ue a dare immediatamente a Kiev più munizioni provenienti dalle proprie scorte, offrendo un tasso di rimborso più elevato del fondo gestito dall'Ue che finanzia gli aiuti militari.

L'Ue accantonerebbe un miliardo di euro dal fondo per questa prima fase, che non è priva di controversie.

Pevkur ha osservato che i membri dell'Ue verrebbero suddivisi in diverse categorie di finanziamento, con coloro che sono stati più generosi con le loro munizioni in precedenza che riceveranno meno di coloro che doneranno in questa fase.

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L'approvvigionamento congiunto è la seconda parte del piano dell'Ue, che vede una procedura rapida per firmare contratti con i produttori di proiettili da 155 mm nei Paesi dell'Ue e in Norvegia.

Il documento di proposta, inviato ai Paesi membri dell'Ue la scorsa settimana, afferma che l'approvvigionamento congiunto consentirebbe al blocco di "effettuare un ordine massiccio per inviare all'industria un chiaro segnale di domanda, consentendole di aumentare la propria capacità produttiva".

Ma il documento non stabilisce quante munizioni l'Ue dovrebbe ordinare, a quale costo, o quando potrebbero essere disponibili.

Il mese scorso, l'Estonia ha dato il via al dibattito con una proposta di acquisto da parte della Ue di un milione di proiettili da 155 mm per l'Ucraina quest'anno, per un costo stimato di quattro miliardi di euro.

La terza parte del piano prevede l'utilizzo dei fondi europei per aiutare le aziende europee produttrici di armi ad aumentare la capacità e l'efficienza.

Dopo i colloqui a Stoccolma, i funzionari dell'Ue sperano che il piano possa essere messo a punto per una riunione dei ministri degli Esteri e della Difesa il 20 marzo e finalizzato in occasione di un vertice dell'Ue nel corso di quella settimana.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Andrea Mandalà)

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