KIEV (Reuters) - Gli Stati Uniti hanno esortato i propri cittadini a lasciare l'Ucraina, sostenendo di ritenere che la Russia si stia preparando a colpire le infrastrutture civili e governative nei prossimi giorni, alla soglia del sesto mese di guerra.
L'avvertimento ha fatto seguito al divieto del governo ucraino di celebrare l'anniversario dell'indipendenza dal regime sovietico nella capitale Kiev domani, per timore di attacchi.
Sul campo di battaglia, le forze russe hanno condotto attacchi aerei e di artiglieria nella regione di Zaporizhzhia, nel sud-est dell'Ucraina, dove si è combattuto vicino alla più grande centrale nucleare d'Europa, secondo quanto detto dall'esercito ucraino.
Ma a sei mesi dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, avvenuta il 24 febbraio, e con migliaia di morti e la vasta distruzione di città, il conflitto è in una situazione di stallo.
Le forze russe controllano un'ampia fascia del sud, anche lungo la costa del Mar Nero, e parti della regione orientale del Donbass. Le prospettive di pace sembrano quasi inesistenti.
Temendo un aumento degli attacchi russi, l'ambasciata americana a Kiev ha esortato i cittadini statunitensi a partire, laddove possibile.
"Il dipartimento di Stato è a conoscenza del fatto che la Russia sta intensificando gli sforzi per lanciare attacchi contro le infrastrutture civili e le strutture governative dell'Ucraina nei prossimi giorni", ha riferito l'ambasciata in un comunicato.
I cittadini statunitensi dovrebbero lasciare l'Ucraina "ora" con i propri mezzi, se è sicuro farlo, si legge nel comunicato.
Sebbene non sia la prima volta che gli Stati Uniti lanciano un simile avvertimento, questo è stato lanciato in occasione della giornata di domani, quando l'Ucraina avrebbe festeggiato i 31 anni di indipendenza dal dominio sovietico.
L'avvertimento ha fatto seguito anche all'uccisione di Darya Dugina, figlia di un importante ideologo ultranazionalista russo, in un attentato con autobomba nei pressi di Mosca sabato scorso. Mosca ha attribuito la responsabilità dell'omicidio ad agenti ucraini, accusa che Kiev nega.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)