(Reuters) - Il presidente cinese Xi Jinping e quello russo Vladimir Putin puntano alla creazione di un nuovo ordine mondiale, con il leader cinese che ha lasciato oggi Mosca dopo una visita di due giorni durante la quale non ha dato alcun sostegno diretto alla guerra di Mosca in Ucraina.
Xi ha espresso una forte dimostrazione di solidarietà a Putin contro l'Occidente, ma ha a malapena fatto riferimento al conflitto e ieri ha detto che la Cina ha una "posizione imparziale". Non c'è stato alcun segno che dimostrasse che gli sforzi di Xi come pacificatore abbiano dato risultati.
Eppure, mentre ripartiva, Xi ha detto a Putin: "Ora ci sono cambiamenti mai avvenuti negli ultimi 100 anni. Quando siamo insieme, guidiamo questi cambiamenti".
"Sono d'accordo", ha risposto Putin, mentre Xi si è congedato dicendo: "Per favore, abbi cura di te, caro amico".
Commentando l'incontro tra Xi e Putin, la Casa Bianca ha sottolineato che la posizione della Cina non è imparziale e ha esortato Pechino a fare pressione sulla Russia affinché si ritiri dal territorio sovrano dell'Ucraina e ponga fine al più grave conflitto europeo dalla seconda guerra mondiale.
Nella notte, mentre Xi si trovava a Mosca, le forze russe hanno sferrato un "massiccio attacco aereo", lanciando 21 droni Shahed-136, come riferito dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine.
Mentre Xi si preparava a lasciare Mosca, le sirene dei raid aerei hanno iniziato a risuonare in tutta la capitale ucraina di Kiev, e nel Nord e nell'Est del Paese, con segnalazioni di attacchi di droni, ma senza registrare danni significativi.
Xi e Putin si sono definiti cari amici, si sono promessi cooperazione economica e hanno descritto le relazioni tra i loro Paesi come le migliori mai avute.
In una precedente dichiarazione congiunta, i leader avevano accusato l'Occidente di minare la stabilità globale e la Nato di intromettersi nella regione Asia-Pacifico, ma hanno affermato che la stretta partnership tra Cina e Russia non costituisce una "alleanza politico-militare".
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)