Investing.com - I futures del greggio continuano a salire questo giovedì; la propensione al rischio è migliorata dopo che la Banca Centrale Europea ha dichiarato che è possibile un aumento del programma di quantitative easing.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad ottobre sale di 14 centesimi, o dello 0,28%, a 50,64 dollari al barile. Ieri, i futures del greggio Brent hanno subito un’impennata di 94 centesimi, o dell’1,9%.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad ottobre sale di 60 centesimi, o dell’1,3% a 46,85 dollari al barile. Ieri il Nymex è salito di 84 centesimi, o dell’1,85%.
Il sentimento è migliorato dopo che il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che la banca centrale utilizzerà tutti gli strumenti disponibili se necessario per stimolare l’economia ed incoraggiare l’inflazione.
Le dichiarazioni sono state rilasciate dopo che la BCE ha mantenuto invariato il tasso di interesse al minimo storico dello 0,05%. La banca ha lasciato inoltre il tasso di prestito marginale allo 0,30% ed ha lasciato invariato il tasso di deposito al -0,20%.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione la settimana scorsa è aumentato di 12.000 unità, a 282.000. Gli analisti avevano previsto un aumento di 5.000 unità a 275.000.
Le nuove richieste restano al di sotto dei 300.000 da 26 settimane consecutive, e questo solitamente si associa ad un miglioramento del mercato del lavoro.
Un secondo report ha mostrato che il deficit commerciale USA è sceso del 7,4% a luglio, a 41,9 miliardi di dollari,con un aumento delle esportazioni dello 0,4% ed un calo delle importazioni dell’1,1%.
Gli investitori attendono inoltre il report sull’occupazione non agricola previsto per domani per avere maggiori indicazioni sulla possibilità di un aumento dei tassi di interesse a breve termine.
Si prevede che i posti di lavoro siano aumentati di 220.000 unità il mese scorso, dopo l’incremento di 215.000 unità a luglio, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe essere sceso al 5,2% dal 5,3%.
Se il report sull’occupazione dovesse risultare positivo, renderebbe più probabile un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre, mentre una lettura deludente potrebbe comportare un rinvio a dicembre.
Il recente caos sui mercati finanziari globali potrebbe spingere la Fed a non alzare i tassi di interesse dal minimo storico in occasione del vertice di politica monetaria che si terrà il 17 settembre.
Negli ultimi mesi, i riflettori sono stati costantemente puntati sulla tempistica dell’aumento dei tassi da parte della Fed.