Investing.com - Il prezzo del greggio continua a salire questo mercoledì, sulla scia del rialzo al massimo del luglio 2015, tra le speculazioni che i dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della giornata possano mostrare un forte calo delle scorte di greggio USA.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 17 novembre oggi alle 10:30 ET (15:30 GMT).
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 6,4 milioni di barili la scorsa settimana. Gli analisti avevano previsto un calo di 2,1 milioni di barili.
Dal report API è emerso inoltre un aumento di 869.000 barili delle scorte di benzina, mentre le scorte di prodotti raffinati sono scese di 1,7 milioni di barili.
Ci sono spesso grosse differenze tra le stime API ed i dati ufficiali dell’EIA.
I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) salgono di 1,08 dollari, o dell’1,9%, a 57,88 dollari al barile alle 3:20 ET (08:20 GMT). Il prezzo ha toccato il massimo dal luglio 2015 di 57,98 dollari nella scorsa seduta. Il volume degli scambi è ridotto in vista della chiusura festiva di domani per la Festa del Ringraziamento.
Intanto, i future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, salgono di 64 centesimi, o dell’1,1%, a 63,21 dollari al barile.
Il prezzo del greggio è salito martedì nelle aspettative di un prolungamento dell’accordo in atto sulla riduzione della produzione da parte dei paesi OPEC e non-OPEC.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC), insieme ad un gruppo di produttori non-OPEC guidati dalla Russia, sta riducendo la produzione dall’inizio dell’anno nel tentativo di mettere fine alle scorte globali in esubero e far salire i prezzi.
L’accordo per tagliare la produzione scadrà nel marzo 2018 ma l’OPEC si incontrerà il 30 novembre per discutere delle prospettive della politica.
Intanto, i future della benzina sono stabili a 1,740 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento scende di 1,3 centesimi, o dello 0,7%, a 1,893 dollari al gallone.
I future del gas naturale sono in calo di 1,1 centesimi, o dello 0,4%, a 3,006 dollari per milione di BTU, in attesa dei dati sulle scorte, che saranno pubblicati oggi con un giorno di anticipo per via della Festa del Ringraziamento.