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Bitcoin a 1.900 dollari, Ethereum a 150, si continua a vendere

Pubblicato 16.07.2017, 12:52
Aggiornato 16.07.2017, 12:52
© Reuters.  Bitcoin a 1.900 dollari, Ethereum a 150, si continua a vendere

Investing.com – I prezzi di Ethereum e Bitcoin continuano a scendere questa domenica, entrambe le criptovalute toccano minimi plurimensili nei timori di una bolla in arrivo.

Il Bitcoin è sceso sotto i 2.000 dollari per la prima volta nelle ultime settimane, poiché continua a risentire dei numerosi avvertimenti degli analisti che hanno spinto gli investitori ad evitare di aprire posizioni ampie dopo il massimo di 3.000 dollari toccato il mese scorso.

Sulla piazza statunitense GDAX il Bitcoin si attesta a 1.909,10 dollari, in calo del 9%, o di 188,00 dollari. Precedentemente ha toccato il minimo dal 17 maggio di 1.900,00 dollari.

I prezzi del Bitcoin sono scesi di quasi il 37% da quando hanno toccato il massimo di 3.000 dollari l’11 a giugno. Nonostante i recenti ribassi, dall’inizio dell’anno la criptovaluta è salita del 55%.

Ci si interroga sul futuro del Bitcoin e sulle future ripercussioni degli interventi previsti, ritenute tra le cause principali del crollo dei prezzi.

Intanto, l’Ethereum, il rivale più vicinoal Bitcoin in terimi di capitalizzazione di mercato, è crollato del 20%, o di 38,00 dollari, a 150,12 dollari, il minimo di oltre un mese.

L’Ethereum ha chiuso la sua quarta settimana consecutiva in calo, per via dei timori che la criptovaluta stia vivendo un periodo di correzione.

I prezzi sono scesi di quasi il 62% dal picco di metà giugno di 400 dollari.

Tra le altre criptovalute, il Litecoin, il Ripple ed il Dash hanno registrato crolli dal 15 al 25% nelle ultime 24 ore.

Lo spazio delle criptovalute ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 116 miliardi di dollari a giugno, e da allora ha perso 42 miliardi, vale a dire una correzione del 36% nell’ultimo mese, entrando in mercato ribassista.

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