Investing.com – I rumors che giungono dagli operatori del Forex asseriscono che Il mercato si prepara ad un rally del dollaro, nel caso Bernanke confermasse i piani attuali, di acquisti di obbligazioni.
Gli operatori hanno sfruttato la recente debolezza del dollaro in vista della riunione del FOMC che si terrà oggi in serata e che dovrebbe fare chiarezza sulla futura politica di quantitative easing da parte della FED.
La tesi più sostenuta è che se Bernanke indicherà un assottigliamento dell’azione della FED tra settembre e gennaio prossimi, il mercato reagirà con un rally del dollaro.
Secondo Bob de Groot, responsabile globale per lo spot forex trading di BNP Paribas, è ormai chiaro che Bernanke oggi indicherà l’inizio della riduzione degli interventi e che tale indicazione , se fosse confermata così come il mercato se l’aspetta, fra settembre e gennaio prossimi, provocherà un rally del dollaro. “Attualmente, a causa delle convenienti quotazioni del dollaro Usa, gli operatori professionali sono lunghi di dollaro”, asserisce Groot.
“ E mentre il dollaro si indeboliva contro le altre valute major dopo la testimonianza di Bernanke al Congresso Usa del mese scorso, nel contempo si rafforzava rispetto alle altre valute a causa del ritiro dei capitali, da parte degli investitori, dai mercati emergenti. La recente forte svalutazione del dollaro è dovuta a considerazioni di tipo macroeconomico.
“Abbiamo visto enormi capitali spostarsi dall’area EM durante l’ultimo mese e tutto quel denaro si è ora portato in area G-3; questo è il reale motivo per il quale il dollaro, l’Euro e lo Yen si sono apprezzati verso le valute dei paesi emergenti ed in particolare hanno beneficiato di questa situazione l’Euro e lo Yen, meno il dollaro USA” , ha affermato David Woo, responsabile globale della ricerca sui prezzi e sulle valute di Bank of America Merrill Lynch (BAML), durante una conferenza a Londra, tenutasi all’inizio di questa settimana.
Woo è convinto che gli investitori si allontaneranno presto dall’Euro e la sua previsione in BAML è che il cambio EUR/USD tornerà in area 1.2500 entra la fine di quest’anno, anche se altri suoi colleghi sono più cauti, al riguardo.
Anche secondo Mark Johnson, capo trading per il forex cash di HSBC di Londra, il posizionamento preferibile è a favore di un rafforzamento del dollaro nei confronti sia dell’euro che, soprattutto, delle valute emergenti.
Tuttavia, sottolinea Johnson, a causa dell’alta volatilità ed incertezza di questo periodo, è consigliabile mantenere il taglio delle operazioni di trading, inferiore al proprio standard usuale.
Nel contempo l’Euro ha dimostrato una inusuale forza, superiore a quanti analisti avevano in precedenza previsto, e Thanos Vamvakidis , direttore strategico di BALM G-10, mette in guardia contro i possibili resilienti rischi di forza, della moneta unica.
“Pur non ritenendo risolti i problemi dell’economia europea e rimanendo ribassisti sull’euro, si deve tener conto che la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno e che i rischi più grossi sono stati almeno momentaneamente superati” ha affermato ancora Vamvakidis.
Gli operatori hanno sfruttato la recente debolezza del dollaro in vista della riunione del FOMC che si terrà oggi in serata e che dovrebbe fare chiarezza sulla futura politica di quantitative easing da parte della FED.
La tesi più sostenuta è che se Bernanke indicherà un assottigliamento dell’azione della FED tra settembre e gennaio prossimi, il mercato reagirà con un rally del dollaro.
Secondo Bob de Groot, responsabile globale per lo spot forex trading di BNP Paribas, è ormai chiaro che Bernanke oggi indicherà l’inizio della riduzione degli interventi e che tale indicazione , se fosse confermata così come il mercato se l’aspetta, fra settembre e gennaio prossimi, provocherà un rally del dollaro. “Attualmente, a causa delle convenienti quotazioni del dollaro Usa, gli operatori professionali sono lunghi di dollaro”, asserisce Groot.
“ E mentre il dollaro si indeboliva contro le altre valute major dopo la testimonianza di Bernanke al Congresso Usa del mese scorso, nel contempo si rafforzava rispetto alle altre valute a causa del ritiro dei capitali, da parte degli investitori, dai mercati emergenti. La recente forte svalutazione del dollaro è dovuta a considerazioni di tipo macroeconomico.
“Abbiamo visto enormi capitali spostarsi dall’area EM durante l’ultimo mese e tutto quel denaro si è ora portato in area G-3; questo è il reale motivo per il quale il dollaro, l’Euro e lo Yen si sono apprezzati verso le valute dei paesi emergenti ed in particolare hanno beneficiato di questa situazione l’Euro e lo Yen, meno il dollaro USA” , ha affermato David Woo, responsabile globale della ricerca sui prezzi e sulle valute di Bank of America Merrill Lynch (BAML), durante una conferenza a Londra, tenutasi all’inizio di questa settimana.
Woo è convinto che gli investitori si allontaneranno presto dall’Euro e la sua previsione in BAML è che il cambio EUR/USD tornerà in area 1.2500 entra la fine di quest’anno, anche se altri suoi colleghi sono più cauti, al riguardo.
Anche secondo Mark Johnson, capo trading per il forex cash di HSBC di Londra, il posizionamento preferibile è a favore di un rafforzamento del dollaro nei confronti sia dell’euro che, soprattutto, delle valute emergenti.
Tuttavia, sottolinea Johnson, a causa dell’alta volatilità ed incertezza di questo periodo, è consigliabile mantenere il taglio delle operazioni di trading, inferiore al proprio standard usuale.
Nel contempo l’Euro ha dimostrato una inusuale forza, superiore a quanti analisti avevano in precedenza previsto, e Thanos Vamvakidis , direttore strategico di BALM G-10, mette in guardia contro i possibili resilienti rischi di forza, della moneta unica.
“Pur non ritenendo risolti i problemi dell’economia europea e rimanendo ribassisti sull’euro, si deve tener conto che la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno e che i rischi più grossi sono stati almeno momentaneamente superati” ha affermato ancora Vamvakidis.