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Sterlina al minimo di 10 mesi dopo i dati deboli sull’inflazione britannica

Pubblicato 18.07.2018, 11:07
© Reuters.  Sterlina al minimo di 10 mesi dopo i dati deboli sull’inflazione britannica

Investing.com - La sterlina scende al minimo di 10 mesi contro un dollaro più forte questo mercoledì, i dati inaspettatamente deboli sull’inflazione britannica riducono le possibilità di un aumento dei tassi ad agosto da parte della Banca d’Inghilterra.

Il cambio GBP/USD tocca il minimo di 1,3011, il minimo dal 5 settembre 2017, per poi attestarsi a 1,3039 alle 05:06 ET (09:06 GMT), giù dello 0,54% sulla giornata.

La sterlina è scesa al minimo giornaliero sulla scia dei dati da cui è emerso che l’inflazione nel Regno Unito è salita ad un tasso più lento del previsto a giugno, aumentando le pressioni sulla Banca d’Inghilterra che sta cercando di decidere se alzare i tassi di interesse il mese prossimo.

L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha reso noto che il tasso annuo di inflazione è salito del 2,4% a giugno, in linea con il dato di maggio che era il minimo di un anno e meno del 2,6% previsto.

L’inflazione generale è salita del’1,9% su base annua, rallentando dal 2,1% del mese prima e deludendo le attese di un +2,2%.

I prezzi al consumo sono rimasti invariati su base mensile a giugno, rispetto al +0,4% del mese prima e rispetto allo 0,2% previsto.

I dati sull’inflazione seguono di un giorno la notizia che la crescita dei compensi nel Regno Unito è rallentata al minimo di sei mesi nel trimestre terminato a maggio, nonostante l’occupazione da record.

Con l’inflazione superiore alla crescita dei compensi, i consumatori stanno affrontando una stretta sul costo della vita, che potrebbe rendere meno probabile un aumento dei tassi di interesse ad agosto.

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La sterlina era già sulla difensiva dopo essere crollata dell’1% contro il dollaro ieri per via della nuova ondata di incertezza sulla Brexit in seguito ad una serie di voti decisivi al Parlamento britannico, mentre il Primo Ministro Theresa May si ritrova ad affrontare delle minacce da entrambe le fazioni della Brexit.

La richiesta di dollaro continua ad essere incoraggiata dai commenti ottimistici del Presidente della Federal Reserve che hanno alimentato le aspettative che la banca centrale sia intenzionata a procedere con l’aumento graduale dei tassi di interesse.

Il Presidente della Fed Jerome Powell ha fornito una valutazione positiva delle previsioni sull’economia statunitense ed ha minimizzato l’impatto dell’incertezza per la politica commerciale USA sulle prospettive di ulteriori aumenti dei tassi.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,34% a 95,04, non lontano dal massimo di 11 mesi di 95,25 di fine giugno.

La sterlina segna il minimo di quattro mesi contro l’euro, con il cambio EUR/GBP a 0,8923, prima di attestarsi a 0,8912.

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