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Su il dollaro, l’euro riprende fiato dopo l’impennata

Pubblicato 17.01.2018, 09:04
Aggiornato 17.01.2018, 09:04
© Reuters.  Su il dollaro, l’euro riprende fiato dopo l’impennata

Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle valute questo mercoledì, con l’euro che riprende fiato dopo essere schizzato al massimo di oltre tre anni nella notte, tra le aspettative che la Banca Centrale Europea possa ridurre lo stimolo monetario quest’anno.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,28% a 90,48 alle 03:06 ET (08:06 GMT). L’indice è crollato al minimo di tre anni di 89,98 nella notte.

Il cambio EUR/USD scende dello 0,31% a 1,2222, dopo essere schizzato a 1,2323 stanotte, il massimo dal dicembre 2014.

La moneta unica si è rafforzata in seguito ai verbali della scorsa settimana del vertice di dicembre della BCE da cui è emerso che i funzionari stanno pensando ad un graduale cambiamento delle linee guida a partire dall’inizio di quest’anno.

Un aggiustamento delle linee guida della banca per gli investitori sarebbe un segnale che i policymaker si preparano ad iniziare a chiudere il programma di acquisti di stimolo.

L’euro è sceso al minimo di 1,2194 ieri dopo la notizia secondo cui è improbabile che la BCE non mantenga l’impegno di continuare ad acquistare bond in occasione del vertice della prossima settimana.

Il dollaro è andato sotto pressione tra le aspettative che la ripresa economica globale possa lasciare indietro la crescita statunitense e spingere le altre principali banche centrali, a partire dalla BCE, a cominciare a ridimensionare la politica monetaria allentata ad un ritmo più veloce del previsto.

La valuta statunitense guadagna terreno contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,31% a 110,79, staccandosi dal minimo di quattro mesi di 110,18 raggiunto nella notte.

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La sterlina è in calo contro un dollaro più forte, con il cambio GBP/USD giù dello 0,22% a 1,3761, dopo aver raggiunto il massimo di 1,3835 stanotte, il massimo da quando il Regno Unito ha votato per uscire dall’Unione Europea nel giugno 2016.

Il dollaro australiano e quello neozelandese scendono contro il rivale statunitense, con la coppia AUD/USD a 0,7945 ed il cambio NZD/USD giù dello 0,37% a 0,7241.

Il dollaro canadese è in calo contro il biglietto verde, con la coppia USD/CAD in salita dello 0,16% a 1,2453 in attesa della decisione di politica monetaria della Banca del Canada prevista nel corso della giornata. La BoC dovrebbe alzare i tassi dall’1% all’1,25%.

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