(Reuters) - Mercati brasiliani in picchiata oggi dopo le accuse contro il presidente Michel Temer nell'ambito dello scandalo Petrobas che alimentano le attese che sarà costretto a lasciare, interrompendo l'agenda delle riforme.
Il principale indice di borsa brasiliano Bovespa è stato sospeso dopo essere arrivato a cedere oltre il 10%, zavorrato dalla flessione del 20% delle azioni privilegiate del gruppo petrolifero pubblico Petrobas.
Tornato a trattare, l'indice cede circa il 10%. Petrobas perde oltre il 10%
La controllata di Telecom Italia (MI:TLIT), Tim Brasil è sospesa al ribasso dopo un calo dell'11%.
Banco do Brasil, anch'essa controllata dallo Stato, è crollata del 25% e il gruppo energetico Cemig del 41%.
I contratti sul benchmark brasiliano hanno perso il 10% nelle prime battute, la flessione giornaliera più pronunciata dalla crisi finanziaria del 2008.
Intanto la borsa ha ampliato i limiti di oscillazione massimi consentiti per diversi derivati fra cui quelli per i contratti sul dollaro (al 9% dal 6%) e sull'indice azionario Ibovespa (al 15% dal 10%).
Fonti hanno confermato le indiscrezioni di 'O Globo', secondo cui Temer è stato registrato mentre incoraggiava un dirigente perché comprasse il silenzio dell'ex speaker del parlamento Eduardo Cunha, in prigione in relazione al maggiore scandalo per corruzione del paese. Temer ha smentito di aver mai autorizzato simili versamenti di denaro.