Investing.com – Ancora una giornata difficile per Fiat (MI:FCHA), a metà seduta in calo del 3,32% dopo il pesante stop a -16,14% di giovedì scorso, solo in minima parte recuperato venerdì. Anche Exor (MI:EXOR) vede oggi gravi perdite, superiori al 4%, portando così i due titoli legati alla famiglia Agnelli, in testa tra i peggiori del Ftse Mib.
A spingere ancora in basso il titolo, la questione delle emissioni dei motori che stanno spingendo la Germania ad un attacco frontale all’azienda italiana. Il ministero dei trasporti tedesco, infatti, ha chiesto alla Ue che sia garantito il richiamo dei modelli Fiat 500, Doblo’ e Jeep-Renegade. La richiesta è stata annunciata dal portavoce del Ministro Alexander Dobrindt nel corso di una conferenza stampa.
Intanto, scende in campo in difesa di Fiat il Ministro dei Trasporti italiano Graziano Delrio, che ieri aveva affermato al TG3 che “la richiesta della Germania alla Ue di una campagna di ritiro delle Fca è totalmente irricevibile”. Secondo Delrio, “non ci sono dispositivi illegali dimostrati”, mentre i tedeschi dichiaravano il contrario. “Siccome noi non abbiamo fatto niente su Volkswagen (DE:VOWG)”, attacca il Ministro italiano, “così chiediamo il rispetto delle regole secondo cui ogni autorità dei singoli paesi stabilisce s eun dispositivo è illecito. Abbiamo rispettato” conclude, “chiediamo che ci rispettino”.
Dall’Europa, la Commissione dichiara che “abbiamo ripetutamente chiesto all’Italia di presentarci al più presto risposte convincenti”, ha spiegato il portavoce Lucia Caudet, in quanto “il tempo si sta esaurendo, perchè vogliamo concludere le discussioni sulla conformità della Fiat a breve”.
Nel frattempo, anche le dichiarazioni del futuro Presidente Usa Donald Trump non hanno aiutato di certo il titolo. Secondo Trump, che venerdì 20 gennaio si siederà ufficialmente sulla poltrona più importante del pianeta, le aziende che producono fuori degli Stati Uniti dovrebbero pagare dazi pari al 35% e naturalmente tra queste rientra anche Fiat.