BRUXELLES (Reuters) - La decisione di tenere una riunione straordinaria dei ministeri delle Finanze Ue per rivedere il contestato aggiustamento delle quote di contribuzione all'Unione europea non basta a placare l'irritazione del premier britannico David Cameron.
Il meeting è stato fissato proprio a seguito delle obiezioni della Gran Bretagna sulla richiesta per quest'anno di 2,1 miliardi di euro di pagamenti extra, sulla base delle nuove regole Eurostat.
Nel pomeriggio Cameron ha dichiarato che il suo Paese non contribuirà col budget extra, definendo "totalmente inaccettabile" la richiesta dell'Ue.
Il presidente uscente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha risposto che l'esecutivo Ue non è responsabile del sistema che prevede il pagamento aggiuntivo.
"Non è accettabile, è un comportamento sconcertante" ha detto Cameron, visibilmente alterato, durante una conferenza stampa a Bruxelles. "Non pagherò quel contributo il primo dicembre".
Al termine del summit, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha negato che Cameron abbia detto che non pagherà, sostenendo che il premier britannico ha contestato la scadenza per il pagamento.
RENZI: ANCHE ADENAUER,DE GASPERI EUROSCETTICI PER BUROCRAZIA
Il premier Matteo Renzi, nel corso di un punto stampa, ha spiegato che il ricalcolo del Pil produce un aumento anche di circa 300 milioni per l'Italia e di 700 milioni per i Paesi Bassi.
Resta da vedere ancora la questione del contributo ulteriore di Grecia e Malta, ha detto Renzi, che se l'è presa con "la tecnocrazia e la burocrazia" europea: "Ci sono certi momenti in riunioni in cui persino (Konrad) Adenauer e (Alcide) De Gasperi diventerebbero euroscettici vedendo la burocrazia", citando due dei padri fondatori della comunità europea.
Secondo una fonte del governo italiano, la riunione straordinaria si terrà la settimana prossima, con l'obiettivo di rivedere i numeri contestati. Ma Germania e Francia, paesi in credito grazie al nuovo sistema, nonché lo stesso Barroso, si oppongono alla revisione sottolineando che le cifre vengono riviste ogni anno, una volta disponibili i dati economici finali dei singoli paesi.
In vista delle elezioni politiche di maggio, Cameron ha promesso all'elettorato britannico che, in caso di vittoria, rinegozierà i termini del rapporto di Londra con l'Ue prima di tenere un referendum sull'adesione all'Ue nel 2017.
Oggi il premier britannico ha detto anche che la richiesta Ue di una "vasta somma" non aiuta chi è favorevole alla permanenza del Regno Unito nell'Ue.