Adam Neumann, che ha contribuito a fondare la società di condivisione di spazi per uffici WeWork, ha presentato un'offerta superiore a 500 milioni di dollari per riacquistare l'azienda, come riportato martedì da Reuters.
Neumann ha guidato WeWork fino al suo massimo valore di mercato di 47 miliardi di dollari, prima che una combinazione di scelte strategiche sbagliate e problemi personali lo portassero alle dimissioni.
Le modalità specifiche di finanziamento della proposta di Neumann non sono state rese note, in quanto le trattative sono attualmente attive e private. Sotto la direzione di Neumann, WeWork ha raggiunto lo status di startup con il maggior valore di mercato negli Stati Uniti. Tuttavia, le sue tattiche di crescita rapida e il suo comportamento atipico sono stati fattori che hanno determinato il fallimento del tentativo di quotazione in borsa nel 2019.
Reuters ha rivelato il mese scorso che Neumann stava valutando l'acquisto di WeWork, che ha chiesto la protezione dalla bancarotta a novembre, con il sostegno finanziario di SoftBank.
"WeWork è un'azienda eccezionale ed è comune per noi ricevere richieste di acquisto da parte di soggetti interessati", ha dichiarato la società in un commento ufficiale.
"I nostri direttori e consulenti valutano queste proposte come parte del nostro processo standard, assicurandosi che le nostre azioni siano in linea con i migliori interessi a lungo termine dell'azienda", ha dichiarato inoltre la società.
Come contromisura, WeWork ha dichiarato la sua dedizione all'attuale piano di riorganizzazione finanziaria, con l'obiettivo di uscire dalla bancarotta del Capitolo 11 nel secondo trimestre e di ristabilirsi come impresa solvibile e redditizia.
Neumann ha comunicato a WeWork, tramite i suoi rappresentanti legali, la sua intenzione di prendere in considerazione un'offerta congiunta per l'acquisizione dell'azienda, in collaborazione con il fondo di investimento Third Point di Daniel Loeb e altri investitori.
Tuttavia, Third Point ha informato Reuters di aver avuto solo colloqui iniziali con Neumann e la sua società immobiliare, Flow, e di non aver impegnato alcun capitale nell'offerta.
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