Investing.com -- Il colosso cinese dell'e-commerce Alibaba Group Holdings Ltd ADR (NYSE:BABA), nel trimestre concluso il 30 settembre ha registrato ricavi in aumento del 9% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 30,8 miliardi di dollari, poco al di sotto dei 30,9 miliardi di dollari previsti dagli analisti. Gli utili del trimestre sono aumentati del 21% anno su anno, attestandosi a circa 3,8 miliardi di dollari.
Un bilancio positivo, a cui tuttavia è seguito uno scossone per le azioni di Alibaba che, dopo i conti, sono cadute del 10%, abbassando il valore di mercato dell’azienda cinese di circa 20 miliardi di dollari.
A preoccupare gli investitori è stata la decisione dell'azienda di non completare lo spin-off della sua unità di Cloud computing. La scelta è motivata dalle restrizioni imposte dagli Stati Uniti su semiconduttori e chip che potrebbero avere un impatto negativo sulle prestazioni dell'unità.
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Jack Ma vende 10 milioni di azioni
Sempre ieri, poi, un’altra notizia non troppo confortante si è abbattuta sul titolo. Il trust della famiglia di Jack Ma, co-fondatore di Alibaba, venderà nei prossimi giorni 10 milioni di azioni per un incasso di circa 870 milioni di dollari. La vendita sarà effettuata il 21 novembre da JSP Investment e JC Properties, fondi che fanno parte del trust di famiglia. Non di certo un attestato di stima da parte dell’ex presidente della società, dimessosi nel 2019 per poi sparire per diversi mesi dalla scena pubblica.
Venerdì nero in Cina
Ma la caduta di Alibaba ha travolto anche gli altri titoli tecnologici cinesi in un venerdì 17 nero che ha coinvolto tutto l'indice Hang Seng di Hong Kong. Le aziende asiatiche sono particolarmente preoccupate dalle restrizioni Usa sui componenti necessari per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ostacolo che le obbligherebbe ad affrontare una sfida globale senza il supporto di aziende leader del settore come Nvidia.
L’incontro tra i presidenti Biden e Xi Jinping non ha risolto la competizione tecnologica tra i Paesi, anzi. Subito dopo il meeting il capo della Casa Bianca ha definito l’omologo cinese “un dittatore”, rimarcando le differenze tra le due superpotenze. Secondo gli analisti, non avendo ricevuto adeguate rassicurazioni, la strategia di Alibaba sarebbe quella di non spendere tempo e risorse sullo scorporo dell’unità di Cloud computing, ma di investire sull’Intelligenza artificiale, nel tentativo di creare un prodotto proprietario indipendente e concorrente rispetto a quelli delle aziende statunitensi. La sfida tra Usa e Cina sull’intelligenza artificiale è soltanto all’inizio.
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