Investing.com – Etihad etisala (7020.SE) non sembra voler ancora concludere l’accordo con Alitalia, la trattativa è ancora aperta su almeno tre principali fronti: gli esuberi del personale, la cancellazione di almeno una parte dei debiti verso le banche e la definizione di un piano industriale.
La compagnia degli Emirati Arabi,per dichiararsi disposta a concludere un accordo con Alitalia, pone precise condizioni che sotto il profilo dell’occupazione rimangono piuttosto “dure” , mentre sotto quello dei debiti richiederebbero, in pratica, l’entrata diretta delle banche nel capitale di rischio – o almeno per una parte di esso, della compagnia, rinunciando , al tempo stesso , ad una consistente percentuale degli stessi.
Secondo il piano di Etihad , che a questo punto delle trattative appare quasi come ultimativo, gli esuberi sarebbero di oltre 3.000 unità, le banche dovrebbero convertire i loro crediti in capitale della società per almeno 400 milioni e il vettore dovrebbe disimpegnarsi progressivamente dall’aeroporto di Malpensa, per poter affrontare i mercati internazionali con speranza di successo.
La situazione si fa piuttosto complicata per il vettore italiano in quanto, almeno allo stato attuale, non esiste nessun altro noto potenziale partner, visto il dietro front di Air France, che sia interessato a rilanciare con sue proposte meno penalizzanti e che la dotazione di cassa di Alitalia , non consentirebbe una prolungata autonomia.
Per Alitalia si profila quindi un fronte Etihad con un’offerta di partnership piuttosto penalizzante e , per contro, la mancanza di ulteriori potenziali partners; se a tutto ciò si aggiunge una limitata autonomia economica, è evidente che esiste più di un motivo di preoccupazione.
Uno scarno comunicato ha seguito il Cda di ieri annunciando semplicemente che l’amministratore delegato di Alitalia ha illustrato agli amministratori lo stato delle trattative in corso con la compagnia Etihad.