ROMA (Reuters) - L'Antitrust ha comminato a Facebook (NASDAQ:FB) due multe per complessivi 10 milioni di euro per pratiche commerciali ingannevoli e aggressive.
Lo si legge in una nota dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
L'Antitrust ha accusato il gigante del web di aver "indotto ingannevolmente gli utenti consumatori a registrarsi nella piattaforma, non informandoli adeguatamente e immediatamente, in fase di attivazione dell’account, dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti".
Al colosso l'Antitrust ha anche imputato una pratica aggressiva in quanto "la decisione dell’utente di limitare il proprio consenso [al trasferimento a terzi dei propri dati] comporta la prospettazione di rilevanti limitazioni alla fruibilità del social network e dei siti web/app di terzi".
Interpellata, la società ha fatto sapere di stare esaminando la decisione dell'Autorità con cui spera "di poter lavorare per fare chiarezza in merito a quanto contestato".
"Quest'anno abbiamo reso più chiare le nostre Condizioni d'uso e le nostre normative - ha detto un portavoce dell'azienda fondata da Mark Zuckerberg - in modo da aiutare le persone a capire meglio come utilizziamo i dati e come funziona il nostro business. Abbiamo anche reso le nostre impostazioni sulla privacy più facili da trovare e utilizzare e lavoriamo costantemente per migliorarle. Le persone hanno il possesso e il controllo delle loro informazioni personali su Facebook".