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Astaldi chiede concordato preventivo con riserva, crolla titolo

Pubblicato 28.09.2018, 11:49
Astaldi chiede concordato preventivo con riserva, crolla titolo

MILANO (Reuters) - Astaldi (MI:AST) ha presentato al Tribunale di Roma una domanda di concordato preventivo 'con riserva' in vista del deposito di quello 'in continuità aziendale' per superare la temporanea fase di tensione finanziaria e trovare nuova liquidità.

Lo dice una nota del gruppo di costruzioni che, alla luce della situazione, non approverà oggi la semestrale, mentre il titolo continua a perdere terreno scivolando ai minimi storici.

Alle 11,30 circa il titolo del general contractor è in asta di volatilità dopo un calo del 19,3% a 0,92 euro.

Oltre che sull'azionario, la delicata situazione di Astaldi si riflette sull'obbligazionario dove i titoli sono già scesi nettamente nei giorni scorsi. Ad esempio, il bond dicembre 2020 7,125%, in circolazione per 750 milioni, è indicato a 37-38, il convertibile giugno 2024 (emesso per 140 milioni) a 26-28.

La mossa si è resa necessaria, spiega una nota, a seguito il protrasi della procedura di vendita del Terzo Ponte sul Bosforo, a causa dalle vicende politiche ed economico-finanziarie che hanno colpito la Turchia e che rendono impossibile proseguire con il vecchio piano di rafforzamento patrimoniale presentato al mercato che si basava su un aumento di capitale e cessioni di asset.

L'impegno di Jp Morgan a garantire l'aumento per 300 milioni era infatti vincolato alla cessione dell'asset turco.

Anche in questa fase, la società continuerà ad operare in regime di continuità aziendale "proseguendo tra l'altro, nell'esecuzione dei contratti pubblici in corso e partecipando, nei modi consentiti dalla vigente legislazione, a nuove gare", spiega Astaldi.

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Il nuovo piano che sarà sottoposto al vaglio del Tribunale e all'approvazione dei creditori è in corso di definizione, anche se già in fase avanzata di studio, e sarà focalizzato a garantire lo svolgimento delle attività, con particolare riguardo alle commesse estere, nonchè a salvaguardare le banche creditrici.

In particolare verranno costituite due newco controllate al 100% alle quali verranno cedute in affitto, rispettivamente, le attivitò in Jv con partner internazionali, e quelle eseguite direttamente attraverso succursali locali.

Sotto il profilo finanziario il piano prevede l'acquisizione di finanza prededucibile e un aumento di capitale in esecuzione del concordato.

Fra le banche maggiormente esposte verso Astaldi, che aveva un debito netto di 1,6 miliardi al 31 marzo, UniCredit (MI:CRDI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Banco Bpm (MI:PMII), Bnp Paribas (PA:BNPP).

"Astaldi ritiene che le complessive misure adottate con l'ausilio dei propri consulenti possano consentire di meglio salvaguardare il patrimonio aziendale, anche a garanzia dei creditori, e di superare le attuali tensioni finanziarie nella continuità dell'operatività della società in Italia e all'estero".

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