ROMA (Reuters) - I depositi di imprese e famiglie presso le banche italiane sono cresciuti a settembre di oltre 125 miliardi su base annua, con un incremento dell'8% dopo l'aumento di 110 miliardi del mese precedente (+7%).
Lo ha detto l'Abi nel rapporto mensile di ottobre che ha dati aggiornati a fine settembre.
Questo incremento annuo di 125 miliardi di depositi in conto corrente, certificati di deposito e pronti contro termine, segnala l'atteggiamento prudente per fronteggiare l'incertezza e anche un possibile effetto delle risorse che le imprese hanno ricevuto con i finanziamenti garantiti che in parte sono parcheggiati in depositi in attesa di utilizzo, ha spiegano il vice direttore generale Abi, Gianfranco Torriero.
L'incremento dei depositi, ha detto Torriero, è particolarmente evidente nelle imprese. Già nel mese di agosto l'incremento per questa categoria era stato di 54 miliardi.
La seconda ondata di epidemia in atto, ha detto il vice dg Abi, crea potenziali difficoltà e rende ancora più necessario che vengano confermati tutti gli strumenti di sostegno messi finora in campo, come anche l'intonazione espansiva delle politiche e della regolamentazione.
Tra gli altri dati del rapporto, prosegue il trend che vede la crescita degli impieghi a imprese e famiglie, a settembre +4,8%, i tassi ai minimi storici e la qualità del credito che continua a migliorare. Tutti dati aiutati anche dagli effetti delle moratorie concesse.
Le sofferenze al netto delle rettifiche ad agosto sono scese a 24,4 miliardi, al minimo da settembre 2009, con un rapporto rispetto agli impieghi a 1,40%.
(Stefano Bernabei, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)