Di Mauro Speranza
Investing.com – La Federal Reserve 'bacchetta' le banche statunitensi dopo gli stress test effettuati su 34 istituti finanziari. Secondo l'istituto centrale, le maggiori banche del paese hanno faticato a prevedere la recessione senza precedenti, aumentando la già eccezionale incertezza su come le banche e l'economia nel complesso si comporteranno.
Dagli stress test, la Fed ha scoperto che gli istituti sotto esami potrebbero registrare fino a 700 miliardi di dollari di perdite complessive sui crediti durante la più grave ripresa economia a “W”, secondo quanto riportato dalla Reuters.
A seguito di questa analisi, la Fed ha annunciato che metterà un limite ai pagamenti dei dividendi delle grandi banche e vieterà i buyback almeno fino al quarto trimestre, dopo aver constatato che gli istituti potrebbero subire perdite di capitale significative nello scenario di contrazione economica causata dalla pandemia del coronavirus.
"Nonostante la Fed ritenga che le banche statunitensi abbiano la forza necessaria per superare la crisi del coronavirus, l'autorità di regolamentazione costringerà il settore a rivalutare i propri obiettivi di capitale a medio termine, a limitare il pagamento dei dividendi nel terzo trimestre, che dovrà essere adeguato al beneficio ottenuto dalle banche, e a vietare in quel trimestre il riacquisto di azioni proprie sul mercato”, spiegano da Link Securities.
"La Fed utilizzerà i risultati degli stress test per determinare i nuovi requisiti patrimoniali che dovrà soddisfare nel quarto trimestre del 2020. D'altro canto, e in positivo, l'autorità di regolamentazione ha allentato la cosiddetta 'regola di Volcker', imposta nel 2008 dopo la crisi finanziaria e che vietava al settore finanziario di investire in hedge fund e private equity. Questo rilassamento libererà circa 40 miliardi di dollari di capitale", aggiungono da Renta 4.
A Wall Street, intanto, i titoli delle principali banche stanno scambiando in rosso nel pre-market USA. In particolare, Goldman Sachs (NYSE:GS) crolla del 3%, Bank of America (NYSE:BAC) perde il 2%, Citigroup (NYSE:C) e JP Morgan (NYSE:JPM) cedono oltre l'1%, mentre i future dell'S&P 500 e del Dow Jones scambiano intorno alla parità.