ROMA (Reuters) - Le banche coinvolte nella vicenda della vendita di diamanti allo sportello, che ha portato anche a una indagine per presunta truffa, hanno complessivamente rimborsato ai clienti circa 1,2 miliardi con l'accoglienza di circa il 93% delle richieste dei clienti.
Le cifre sono state lette dal direttore generale della Banca d'Italia Luigi Federico Signorini, nel corso si una audizione davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
Signorini ha detto che "la Banca d'Italia ha esercitato pressanti azioni specifiche di moral suasion sulle banche" affinché procedessero al rimborso integrale di quanto richiesto dai clienti.
"I clienti coinvolti sono stati circa 71.000, pari allo 0,23% del numero medio di clienti attivi durante il periodo di collocamento delle pietre", ha detto il direttore generale di Bankitalia.
Alla stessa data "per gli intermediari coinvolti nella summenzionata rilevazione, l’ammontare dei rimborsi effettuati dagli intermediari risulta prossimo a 1,2 miliardi di euro", ha detto ricordando che a questo si aggiunge il valore di mercato effettivo delle pietre per quei clienti che hanno ottenuto un ristoro e trattenuto quanto acquistato. Quindi "il 93% delle richieste di rimborso ricevute dai clienti sono state accolte dalle banche".
In particolare per il caso di banca Mps (MI:BMPS) Signorini ha detto che al 30 settembre 2021 risultava che a fronte di una potenziale contestazione per un totale di 344 milioni, la banca aveva rimborsato alla clientela 310 milioni.
Lo scorso 21 gennaio il gup di Milano ha diviso in quattro il procedimento sulla presunta truffa dei diamanti venduti attraverso il circuito bancario ai clienti, con una parte che resta in udienza preliminare nel capoluogo lombardo, mentre altri tre stralci sono stati trasferiti a Roma, Siena e Verona.
(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Claudia Cristoferi)