FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea prevede che l'inflazione della zona euro rimanga al di sopra del 3% l'anno prossimo, rafforzando l'ipotesi che domani decida per un decimo aumento consecutivo dei tassi.
E' quanto ha detto ieri a Reuters una fonte a conoscenza diretta della questione.
Francoforte inizia oggi una riunione di due giorni, con un'inflazione persistentemente alta e crescenti timori di recessione che spingono i banchieri centrali in direzioni opposte sul da farsi.
Un portavoce della Bce non ha commentato.
Secondo la fonte, le proiezioni trimestrali della Bce, che saranno presentate oggi al Consiglio, vedono l'inflazione oltre il 3% nel 2024, facendo vacillare le aspettative di un piccolo taglio dei tassi.
La proiezione aggiornata per il 2024 è ben al di sopra dell'obiettivo della banca centrale del 2% e al 3% previsto a giugno. È anche superiore al 2,7% stimato da un sondaggio Reuters.
La fonte ha detto che la decisione sui tassi è ancora incerta e che le proposte formali per la riunione non sono ancora state presentate.
Tuttavia, il dato per il 2024, attentamente monitorato, rafforza l'ipotesi di un rialzo dei tassi, in quanto pare confermare i timori che ridurre l'inflazione sia più difficile del previsto.
La Bce ha alzato il tasso sui depositi al 3,75% da meno 0,50% in giro di 14 mesi, varando il ritmo di inasprimento più rapido mai registrato, nella speranza di arrestare la crescita incontrollata dei prezzi.
Ma sia l'inflazione principale che quella di fondo rimangono al di sopra del 5%, aumentando il rischio che i lavoratori inizino a chiedere aumenti salariali maggiori, soprattutto perché il mercato del lavoro rimane decisamente saturo.
La crescita, invece, sarà rivista al ribasso per quest'anno e per il 2024, più o meno in linea con le aspettative del mercato, ha detto la fonte.
I sondaggi Reuters vedono una crescita della zona euro dello 0,6% quest'anno e dello 0,9% nel 2024.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sara Rossi)