Bendigo Bank si appresta a migliorare la sicurezza della sua applicazione bancaria Up integrando la funzione NameCheck della Commonwealth Bank of Australia (CBA), una mossa significativa volta a combattere le frodi. Questa decisione strategica segue il successo dell'implementazione di NameCheck all'interno di CBA, dove ha bloccato oltre 10.000 tentativi di truffa e ridotto i pagamenti errati di oltre 100 milioni di dollari.
NameCheck funziona come uno strumento di verifica che assicura l'autenticità delle transazioni incrociando i nomi dei destinatari con i dettagli del conto, impedendo così attività fraudolente ed errori nei trasferimenti di fondi. La tecnologia si è dimostrata efficace all'interno dell'ecosistema CBA, spingendo altre istituzioni finanziarie a considerarne l'adozione.
Anche la società di monitoraggio delle frodi Satori sta valutando la possibilità di implementare NameCheck nei propri sistemi. L'interesse da parte di varie entità arriva dopo che, a maggio, la CBA ha invitato altre banche e istituzioni finanziarie ad adottare questa misura antifrode.
Mike Vacy-Lyle, group executive di CBA per il business banking, ha sottolineato la necessità di un approccio collettivo per affrontare il dilagante problema delle truffe in Australia, che costa miliardi di dollari all'anno. L'iniziativa di Bendigo Bank di incorporare NameCheck all'inizio del 2024 la rende la prima banca indipendente a raccogliere l'appello di CBA ad agire contro le frodi finanziarie. La collaborazione tra queste entità bancarie rappresenta un passo proattivo verso la salvaguardia dei beni dei clienti e il mantenimento dell'integrità del sistema bancario australiano.
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