Mentre Bharti Airtel si prepara alla prevista offerta pubblica iniziale (IPO) della sua controllata Bharti Hexacom, il gigante delle telecomunicazioni detiene una quota sostanziale del 70% nell'impresa, mentre Telecommunications Consultants India Limited (TCIL) possiede il restante capitale. Bharti Hexacom, fondata il 20 aprile 1995, si è affermata come fornitore leader di servizi di telefonia mobile nel Rajasthan e nelle regioni nordorientali dell'India.
L'azienda ha riportato solidi risultati finanziari per l'anno fiscale 2023, con un fatturato sostanziale di 6.719,20 crore e un utile prima degli interessi, delle tasse, del deprezzamento e dell'ammortamento (EBITDA) di 2.925,90 crore. Questi risultati finanziari sono attribuiti a una significativa crescita dei ricavi all'interno dell'azienda.
In preparazione alla sua IPO prevista per l'inizio del prossimo anno, valutata circa 20.000 crore (100 crore INR = circa 12 milioni di dollari), Bharti Airtel ha anche piani ambiziosi per espandere la sua rete Airtel 5G Plus. L'azienda mira a fornire una copertura urbana completa e rurale selezionata entro marzo del prossimo anno.
Nonostante queste iniziative di crescita, il valore delle azioni di Bharti Airtel ha registrato un leggero calo a ₹969,10 nelle ultime sessioni di trading. Tuttavia, la stabilità finanziaria dell'azienda rimane solida, come dimostrano i rating "AA+/Stable" per le obbligazioni e "A1+" da CRISIL e India Research per le carte commerciali. Questi rating riflettono la forte salute finanziaria e la credibilità di Bharti Airtel sul mercato.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.