Di Vlad Schepkov
Secondo il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, interrogato sul recente incidente missilistico avvenuto sul territorio polacco, "è improbabile" che i missili siano stati lanciati dalla Russia.
Parlando con i giornalisti al vertice del G20 a Bali, il presidente Biden ha affermato che “ci sono informazioni preliminari che contestano l’ipotesi che i missili provengano dal territorio russo", aggiungendo “data la traiettoria del missile è improbabile che sia stato lanciato dalla Russia”. Il leader americano, insieme a molti alleati occidentali, ha sostenuto un’indagine completa sull’accaduto.
In Polonia, alti funzionari del governo hanno convocato una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale, in risposta all’incidente che ha provocato la morte di due persone nei pressi della città di Lublino.
Il presidente polacco Andrzej Duda ha dichiarato che il territorio del Paese è stato colpito da quello che “molto probabilmente è stato un missile di fabbricazione russa”, ma ha aggiunto di non avere “alcuna prova definitiva al momento su chi abbia lanciato questo missile”.
Il leader polacco ha detto che è “molto probabile” che cercherà di invocare l’articolo 4 della NATO, secondo il quale “le parti si consulteranno insieme ogni volta che, a parere di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti è minacciata”.
Nella serata di martedì, due missili hanno colpito il villaggio polacco di Przewodow, situato a circa quattro miglia a nord del confine ucraino, causando la morte di due abitanti del luogo. A riportare il fatto è stata per prima l'Associated Press citando funzionari dell'intelligence americana.
Mosca ha ufficialmente negato qualsiasi coinvolgimento nell’incidente. Le speculazioni di funzionari ed esperti suggeriscono che i missili potrebbero aver mirato al territorio ucraino ma essere caduti fuori rotta, oppure che la difesa aerea ucraina potrebbe aver neutralizzato i razzi e averli accidentalmente fatti cadere nello Stato confinante.
La sessione di trading statunitense, attiva al momento dell’incidente, ha visto un temporaneo crollo dei principali indici, ma ha recuperato la maggior parte delle perdite verso la fine degli scambi chiudendo in territorio positivo (S&P 500 +0,9%).