Da Hollywood a Wall Street. I sandali Birkenstock, dopo esser stati indossati da Margot Robbie nel film Barbie, tentano la discesa in Borsa con un’offerta pubblica iniziale negli Stati Uniti.
Nel 2021 gli eredi del marchio di calzature hanno venduto la maggioranza della società per oltre 4 miliardi di dollari a L Catterton, un fondo di private equity controllato dall’amministratore delegato di LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton (BIT:LVMH), Bernard Arnault.
Adesso, la Birkenstock holding ha presentato un’Ipo alla Securities and Exchange Commission americana ed è pronta al debutto sulla Borsa di New York con il ticker BIRK. Non si conoscono ulteriori dettagli ma, secondo indiscrezioni circolate nei mesi scorsi, la quotazione dell’azienda produttrice di sandali potrebbe valere anche più di 8 miliardi di dollari.
La società, fondata nel 1774 da Johann Adam Birkenstock, ha sede a Neustadt in Germania. Nata con lo scopo di creare scarpe ortopediche, che sostenessero e modellassero il piede grazie a una suola morbida, il primo successo internazionale per le calzature tedesche arrivò nel 1896, con la progettazione del “Fussbet” (plantare) che gli consentì di diventare famose in tutta Europa.
Se negli anni ‘70 era associata agli Hippie, negli ultimi anni Birkenstock, simbolo di comodità, ha conquistato anche l’alta moda. Le importanti collaborazioni con maison come Dior (EPA:DIOR), Manolo Blahnik, Jil Sander, Proenza Schouler e Valentino hanno accresciuto la popolarità del marchio tedesco.
Per quanto riguarda il giro d’affari, l'azienda che produce calzature ha dichiarato di aver chiuso il 2022 con circa 1,2 miliardi di euro, in aumento rispetto all’anno precedente. Insomma, dopo il successo ottenuto al cinema, i sandali Birkenstock sembrano avere tutte le carte in regola per partire alla conquistare di Wall Street.
Per approfondire, ecco un articolo che spiega cos’è una IPO: definizione e significato in finanza.